Pechino, 12 giugno 2014  - Il premier Matteo Renzi ha incontrato gli imprenditori italiani in Cina, in un appuntamento all’Ambasciata italiana di Pechino: “Non lascio a nessuno il diritto di veto sulle riforme: conta più il voto degli italiani che i veti di qualche politico che vuole bloccare le riforme”. Dunque “andremo avanti, convinti, a testa alta, costi quel che costi”.

Il presidente del Consiglio assicura: “Non molliamo di una virgola, non arretriamo di un centimetro. Siamo convinti di cambiare il Paese, e dimostreremo che le riforme non si annunciano, si fanno”.

BASTA CON L'ITALIA RANNICCHIATA - “Non ne possiamo più di un’Italia impaurita, rassegnata, rannicchiata su se stessa: dobbiamo fare qualcosa di più, dobbiamo andare avanti a testa alta”. E’ l’incitamento che il premier ha rivolto agli imprenditori italiani in Cina.

Per Renzi finora l’Italia, e in particolar modo la classe politica che “è stata il peggior direttore commerciale possibile per il Paese”, si è comportata “come un negoziante che si mette sulla porta del negozio e dice: ‘Per carità, non entrate da me che abbiamo un sacco di problemi!’”. Ma ora “dobbiamo cambiare atteggiamento: tanto più ci riusciremo, tanto più dimostreremo che siamo cambiati” e che adesso, ha ribadito Renzi, “le riforme non si annunciano, si fanno”.

BISOGNA GIOCARE DI SQUADRA - Gli investimenti cinesi in Italia “sono ancora pochi, dobbiamo essere più aperti” perchè investimenti diretti nel nostro Paese “significano posti di lavoro”. Ma per riuscirci “l’Italia deve smettere di dividersi, giocare finalmente di squadra: ma non solo a parole, giocare sul serio”. Più tardi il premier ha aggiunto: “In un’intervista tv i cinesi mi hanno chiesto quale fosse il mio calciatore preferito della Nazionale. Io ho risposto Cesare Prandelli, perchè serve un allenatore, non bastano i giocatori. Qualcuno che fa gol si trova, ma bisogna giocare di squadra”.

Dopo aver visto ieri il Presidente della Repubblica popolare cinese e il primo ministro, Matteo Renzi chiude la sua visita di Stato in Cina incontrando il governatore della Banca Centrale cinese, la People’s Bank of China, Zhou Xiaochuan.

Secondo quanto riferito da fonti della delegazione italiana, il governatore ha rivolto al presidente del Consiglio le sue congratulazioni per le riforme politiche e istituzionali avviate, giudicando quella di Renzi un’agenda ambiziosa che va nella direzione giusta. Dal governatore di PBoC, istituto che ha partecipazioni in Eni ed Enel superiori al 2%, è arrivata - sempre secondo le stesse fonti - anche la richiesta di una semplificazione delle regole, anche in campo economico.

DOMANI CDM IMPEGNATIVO  - “Domani abbiamo un Consiglio dei ministri di quelli impegnativi”. Così il presidente del Consiglio . Sul tavolo del Governo (la riunione dovrebbe essere nel pomeriggio) i provvedimenti di riforma della Pubblica amministrazione, le norme per la semplificazione fiscale e le disposizioni riguardanti poteri speciali da attribuire all’Anac, Autorità nazionale anti corruzione, guidata da Raffaele Cantone, che dovrebbe avere un ruolo anche a garanzia dei lavori di Expo 2015.