— MILANO —
UN CLAN familiare, allargato a fidanzati e fidanzate, picchiatori senza distinzione di sesso. In tre hanno ridotto in fin di vita il tassista Luca Massari, che aveva investito un cane sfuggito al controllo della proprietaria, alla periferia di Milano. In due hanno anche cercato, nelle 24 ore successive al pestaggio, di impedire che i loro nomi venissero fatti, intimidendo i presenti tra le decine e decine di persone che hanno assistito a quell’esecuzione di piazza. Piero e Stefania Citterio, fratello e sorella, 26 e 28 anni, alla fine, e dopo una notte di quasi latitanza monitorata dalla Mobile, si sono consegnati. Sono accusati dal sostituto procuratore della Repubblica Tiziana Siciliano di concorso materiale e morale in tentato omicidio, aggravato dai futili motivi e dalla crudeltà. Concorrono, con Michel Morris Ciavarella, 31 anni, e arrestato subito dopo i fatti di domenica, nell’aggressione a pugni, calci, ginocchiate che tiene, ancora, il tassista pavese in condizioni gravissime, anche se stabili. Piero Citterio è il fidanzato della padrona del cane, il cocker sfuggito al controllo di lei e finito sotto le ruote del tassista: è incensurato e non lavora. Stefania, una commessa, è la compagna di Ciavarella. Dopo avere attivamente contribuito al pestaggio, Piero, ricompare in scena il mattino dopo, con un manico di scopa, e picchia un fotografo, Maurizio Maule giunto a riprendere i resti di un’auto in fiamme, la macchina di uno dei pochi testimoni che hanno collaborato con la polizia. Il ragazzo è indagato anche per le lesioni inflitte al fotoreporter e, insieme con un amico, per resistenza a pubblico ufficiale. Un altro fascicolo per minacce è ancora a carico di fratello e sorella Citterio: hanno tentato di intimidire due persone chiamate a testimoniare, presentandosi a casa loro.


MENTRE un altro fronte d’inchiesta, che testimonia del clima nel quartiere, è a carico d’ingoti per l’incendio doloso dell’auto. Ma una volta ricostruiti con buona chiarezza i fatti, resta un altro aspetto del tutto aperto: il favoreggiamento diffuso di decine di persone, il comportamento di chi ha visto e taciuto o persino dato manforte ai picchiatori. A indicare il clima che oscilla fra la complicità diretta e l’omertà.

Marinella Rossi