Elena G. Polidori
ROMA
«FORA dai ball...». Umberto Bossi non lascia spazio a dubbi circa il suo pensiero sullemergenza immigrazione, e i modi più ruvidi del solito convincono il Capo dello Stato, da oltre Oceano, a mettere un punto in modo duro: «Adesso basta il commento secco di Napolitano , adesso cè bisogno di coesione e solidarietà; non ci può essere una regione che accetta di accogliere una parte degli immigrati e unaltra che dice di no. A Lampedusa si deve intensificare, come già si sarebbe dovuto fare nei giorni scorsi, lafflusso dei mezzi per portare via le persone sbarcate». Ma le decisioni da prendere sembrano sempre più: Lampedusa è una «bomba che sta per esplodere», ha sintetizzato il governatore siciliano Lombardo. E così Berlusconi, strattonato dai governatori del sud e dalla Lega, ieri ha deciso di rendersi conto «di persona» della situazione per poi prendere «più serenamente» una decisione. In mattinata, oggi volerà a Lampedusa per presenziare alle prime operazioni di evacuazione che cominceranno nel pomeriggio (per questo il consiglio dei ministri, che stanzierà fondi per Lampedusa, è slittato a domani). Il premier frena la Lega: non vuole sentire parlare di respingimenti di massa, ma una soluzione organica al problema ancora non cè. Tante proteste dallopposizione. Bossi «vola alto» ha commentato sarcastica lIdv, mentre il leader dellUdc, Casini, ha bacchettato: «Non è la situazione né per scherzare, né per battute». «Se non fosse ministro, le affermazioni rozze di Bossi meriterebbero indifferenza» si indigna il coordinatore di Fli, Roberto Menia.
È STATO poi latteggiamento da tenere con la Ue che ha messo in evidenza le divisioni nel governo, emerse in un confronto tra Maroni e La Russa. Il ministro dellInterno premeva per dare un segnale forte, col blocco al largo delle navi dei profughi, anche perché la Lega starebbe «perdendo una marea di voti» e la possibilità che immigrati arrivino al nord innervosice i dirigenti del Carroccio. Di parere opposto La Russa, determinato a mostrare la coesione dellEsecutivo in vista di un possibile aiuto dallEuropa. Poi, dopo lintervento di Napolitano e quello pesante della Cei («serve una nuova stagione di inclusione sociale»), sarebbe «azzardato», secondo La Russa, muoversi in ordine sparso. Le distanze però restano. Intanto, si procede con levacuazione dellisola. «E una misura indispensabile ha detto Lombardo ma non è sufficiente». A suo parere, sarebbe indispensabile evitare altri approdi di migranti con una «piattaforma off shore di navi», ma tutti si aspettano che le risposte le dia il governo. In serata, Berlusconi ha riunito a Palazzo Grazioli i ministri competenti per fare il punto. «E impegnato per un piano che darà risposte ai cittadini», ha detto La Russa.
ROMA
«FORA dai ball...». Umberto Bossi non lascia spazio a dubbi circa il suo pensiero sullemergenza immigrazione, e i modi più ruvidi del solito convincono il Capo dello Stato, da oltre Oceano, a mettere un punto in modo duro: «Adesso basta il commento secco di Napolitano , adesso cè bisogno di coesione e solidarietà; non ci può essere una regione che accetta di accogliere una parte degli immigrati e unaltra che dice di no. A Lampedusa si deve intensificare, come già si sarebbe dovuto fare nei giorni scorsi, lafflusso dei mezzi per portare via le persone sbarcate». Ma le decisioni da prendere sembrano sempre più: Lampedusa è una «bomba che sta per esplodere», ha sintetizzato il governatore siciliano Lombardo. E così Berlusconi, strattonato dai governatori del sud e dalla Lega, ieri ha deciso di rendersi conto «di persona» della situazione per poi prendere «più serenamente» una decisione. In mattinata, oggi volerà a Lampedusa per presenziare alle prime operazioni di evacuazione che cominceranno nel pomeriggio (per questo il consiglio dei ministri, che stanzierà fondi per Lampedusa, è slittato a domani). Il premier frena la Lega: non vuole sentire parlare di respingimenti di massa, ma una soluzione organica al problema ancora non cè. Tante proteste dallopposizione. Bossi «vola alto» ha commentato sarcastica lIdv, mentre il leader dellUdc, Casini, ha bacchettato: «Non è la situazione né per scherzare, né per battute». «Se non fosse ministro, le affermazioni rozze di Bossi meriterebbero indifferenza» si indigna il coordinatore di Fli, Roberto Menia.
È STATO poi latteggiamento da tenere con la Ue che ha messo in evidenza le divisioni nel governo, emerse in un confronto tra Maroni e La Russa. Il ministro dellInterno premeva per dare un segnale forte, col blocco al largo delle navi dei profughi, anche perché la Lega starebbe «perdendo una marea di voti» e la possibilità che immigrati arrivino al nord innervosice i dirigenti del Carroccio. Di parere opposto La Russa, determinato a mostrare la coesione dellEsecutivo in vista di un possibile aiuto dallEuropa. Poi, dopo lintervento di Napolitano e quello pesante della Cei («serve una nuova stagione di inclusione sociale»), sarebbe «azzardato», secondo La Russa, muoversi in ordine sparso. Le distanze però restano. Intanto, si procede con levacuazione dellisola. «E una misura indispensabile ha detto Lombardo ma non è sufficiente». A suo parere, sarebbe indispensabile evitare altri approdi di migranti con una «piattaforma off shore di navi», ma tutti si aspettano che le risposte le dia il governo. In serata, Berlusconi ha riunito a Palazzo Grazioli i ministri competenti per fare il punto. «E impegnato per un piano che darà risposte ai cittadini», ha detto La Russa.
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