Rosario Palazzolo
CINISELLO BALSAMO (Milano)
UN GARAGE

, un box dentro un buio scantinato di un condominio, trasformato in trappola o peggio ancora in camera delle torture, insonorizzato, perché all’esterno non potessero essere percepiti i lamenti delle vittime. E dentro, un letto, alcuni mobili, una tv e video porno. Sul pavimento il cadavere di una donna, incaprettato e con segni di tortura. Una giovane, sui 35 anni, non si sa se italiana o straniera. Un delitto isolato, che è stato scoperto casualmente, in seguito alla denuncia di un’altra donna, che era stata aggredita. Dal presunto killer o l’ultimo di una serie? E’ quello che gli inquirenti stanno cercando di capire.


IL FATTO è avvenuto alle porte di Milano, a Villa Rachele, quartierone popolare di Cinisello Balsamo. L’uomo arrestato, accusato di essere l’assassino e sospettato di essere un serial killer si è chiuso in sé, non parla. Si chiama Antonio Giordano, ha 44 anni, fa il muratore, è separato, padre di due figli. Viveva a Sesto con la madre e la sorella. E’ la svolta di quella che doveva essere una banale perquisizione, un controllo di routine che si è trasformato in un agghiacciante mistero. La vittima è forse dell’Est, le è stato trovato in tasca un biglietto scritto in rumeno. Giaceva per terra, mani e piedi legati assieme da una corda nel più classico dei metodi di incaprettamento. Il garage trasformato in stanza degli orrori, con divisorio in legno, un letto e un soppalco con una raccolta di video hard. In manette è finito l’affittuario del box, Antonio Giordano. I carabinieri ritengono che l’omicidio sia avvenuto probabilmente al termine di un macabro rituale a sfondo sessuale.

AL PICCOLO

garage di Villa Rachele i carabinieri sono arrivati in seguito a una aggressione subìta da una prostituta ghanese.Proprio la vittima ha condotto i militari fino a quel complesso di box sotterranei incastonati tra i palazzoni di una periferia abitata per lo più da stranieri. All’ultimo istante, la donna non ha voluto sporgere denuncia verso il suo aggressore, ma i carabinieri di Sesto hanno voluto comunque proseguire nelle indagini.
L’uomo è stato prelevato ieri mattina da un appartamento sestese nel quale vive con la madre e la sorella, e condotto al box. Nessuno si attendeva un epilogo così orribile. In un primo momento i carabinieri hanno sospettato che la vittima potesse essere la prostituta aggredita sabato notte. I primi accertamenti hanno evidenziato invece che si tratta di un’altra donna, probabilmente una prostituta romena uccisa da un paio di giorni. Intanto il pubblico ministero Franca Macchia ha disposto l’autopsia del corpo della donna per verificare le cause esatte della morte.