ROMA, 27 giugno 2011 - OLTRE CENTOMILA casi di evasione ‘continuata’, quella che non fa notizia ma che non si ferma mai, e scandisce la vita quotidiana degli italiani. I dati, raccolti dal sito evasori.info e rielaborati dall’Adnkronos, sono eloquenti: dalla nascita del sito a marzo 2008 fino al 24 giugno 2011, sono 106.711 le segnalazioni spontanee, per 24.363.628,32 euro.


I casi sono tutti piuttosto ‘ordinari’. Caffè e cornetto, per iniziare la giornata, senza scontrino. L’appuntamento con la colf, dieci euro l’ora per quattro ore, in nero. La macchina dall’elettrauto: fanno 300 euro con la fattura e 210 senza.

E POI LA PIZZERIA che scrive il conto a penna sulla tovaglia di carta o l’agriturismo che non registra gli ospiti, così può fare lo sconto. Basta chiamare un idraulico o un elettricista per vedere banconote che girano senza un pezzo di carta che attesti il pagamento. Ma capita anche che sia un avvocato a chiedere di saldare una parcella in contanti, perché con l’assegno «fanno mille euro di più».

PER NON PARLARE del dentista: migliaia di euro con regolare fattura, oppure migliaia di euro, ma un po’ di meno, con una qualche fattura ogni tanto. Poi ci sono le ripetizioni di matematica dei figli, cinquanta euro l’ora, in nero. E anche il maestro di tennis, che gonfia il portafogli come quello di un benzinaio. Ancora, e in questo caso le somme aumentano, ci sono i lavori di ristrutturazione di casa: l’impresa non vuole assegni, solo contanti.
 

Secondo le segnalazioni i maggiori evasori risultano, nell’ordine: i costruttori edili in provincia di Treviso, gli immobiliari della provincia di Roma, i ristoratori della provincia di Firenze, i commercianti all’ingrosso del Bresciano e i medici e dentisti in provincia di Roma. Seguono gli studi legali e i notai romani, i medici e dentisti del Napoletano, gli agenti immobiliari, i medici e i dentisti in provincia di Milano.


Il sito compila anche una graduatoria delle somme evase per categoria. In testa il settore costruzioni di edifici, con 2,9 milioni di euro, poi i medici e dentisti con 2 milioni e le immobiliari con 1,8. A quota 1,1 milioni figurano gli studi legali, avvocati e notai, a pari merito con i ristoranti. Un milione evaso per i commercianti all’ingrosso.

GLI AFFITTI in nero sono a quota 800mila euro, in tandem con idraulici, elettricisti e bar. A 0,8 milioni risultano i servizi per la persona. Mentre a quota 700mila si fanno buona compagnia i contabili e commercialisti, i venditori di auto e moto, gli architetti e ingegneri. I commercianti sono a 0,6 milioni. Le associazioni varie si fermano a 500mila euro.