Marco Sassano
ROMA
AL GOVERNO

ha chiesto «decisioni rapide». A tutte le forze politiche «un confronto aperto» sul testo del decreto legge varato dal Consiglio dei Ministri.
Giorgio Napolitano ha fatto tutto quello che era nei suoi poteri perchè l’Italia si presenti alla riapertura dei mercati con le carte in regola, parlando a tutti quelli che gli hanno chiesto di incontrarlo e spingendo il governo ad evitare misure da ‘macelleria sociale’.

ORA AL CAPO


dello Stato non resta altro da fare che attendere la trasmissione ai suoi uffici del testo definitivo del decreto legge.
E, a meno di correzioni imposte all’ultimo minuto, la sua firma arriverà prima che le Borse riaprano. Il che dovrebbe voler dire entro domani, domenica, visto che in molti paesi i mercati saranno operativi già nel giorno di Ferragosto.

IERI


il Capo dello Stato ha concluso il suo «giro d’orizzonte» incontrando il presidente della Camera, Gianfranco Fini, e il segretario del Pdl, Angelino Alfano.
In una sua nota ufficiale, diffusa al termine di tutti questi colloqui, il Presidente ha voluto sottolineare come il momento sia «delicatissimo» perchè bisogna «far fronte ai gravi rischi» che l’Italia si trova davanti in «conseguenza delle tensioni sui mercati finanziari» e al tempo stesso è necessario «corrispondere alle attese delle istituzioni europee».

NELLA NOTA


diffusa dal Quirinale si ricostruiscono tutti gli incontri del Presidente della Repubblica in questi due giorni. «Il Capo dello Stato — si legge nella nota del Quirinale — che nel corso di tutti i colloqui si è ispirato alle preoccupazioni ed esigenze più volte espresse negli ultimi tempi, è ora in attesa delle deliberazioni che il Consiglio dei ministri adotterà per far fronte ai gravi rischi emersi per l’Italia in conseguenza delle tensioni sui mercati finanziari».

«IL PRESIDENTE

Napolitano — conclude la nota — ha espresso in particolare l’auspicio che prima e dopo le deliberazioni del Consiglio dei Ministri si sviluppi il confronto più attento, aperto alle proposte di tutte le forze politiche e sociali che appaiono consapevoli delle comuni responsabilità nell’attuale delicatissimo momento».