ROMA
NESSUN MARGINE: «Colpire le buste paga dei lavoratori e le imprese ha del demenziale, soprattutto in questo momento». Raffaele Bonanni non lascia spazi. No, al leader della Cisl la protesta della Cgil non va proprio giù. E anche dalla Uil non arrivano parole di apprezzamento: «Lo sciopero generale è stato proclamato da una confederazione diversa dalla nostra: rispettiamo questa decisione, anche se non la condividiamo e, come Uil, abbiamo scelto un’altra strada», dice il segretario generale della Uil Pubblica Amministrazione, Benedetto Attili. Che prosegue: «Abbiamo scelto la strada delle mobilitazioni per modificare una manovra che non abbiamo certo accettato passivamente».
PER BONANNI «il Paese e la nostra economia sono in grave difficoltà». Pertanto, «si può protestare benissimo come fanno Cisl e Uil» il sabato e magari di sera. «Perché danneggiare le buste paga dei lavoratori e le stesse imprese che hanno difficoltà a stare in piedi? Così si contribuisce a debilitare il sistema economico». Secondo Raffaele Bonanni «il problema è che non si esce da una certa ritualità e dal conflitto che vede sempre nello sciopero l’apice della massimo dissenso». Poi l’affondo nei confronti del segretario generale della Cgil: «Susanna Camusso è ritornata nelle braccia di Landini», il leader della Fiom.
E una puntualizzazione sull’articolo 8: non è vero che apre alla libertà di licenziare. «Noi non abbiamo mai chiesto una norma del genere, noi riteniamo inopportuna una norma del genere. Però il Governo l’ha messo in campo, con articolati molto pericolosi», afferma riferendosi al punto, poi chiarito, sulle rappresentanze aziendali dei sindacati comparativamente più rappresentativi. «La Cisl non lavorerà per i licenziamenti dei lavoratori. E l’articolo 8 non stravolge proprio nulla».

INSOMMA, l’unità sindacale è lontana come non mai. Anche perché fonti della Cgil affermano che, in base a un sondaggio, moltissimi attivisti cislini e della Uil oggi incroceranno le braccia, a dispetto della linea dei loro sindacati. Un evento che, se confermato, non servirebbe certo a rasserenare il clima fra le tre maggiori organizzazioni sindacali. Susanna Camusso replica a Bonanni e Angeletti: «Da parte di Cisl e Uil c’è una grande sottovalutazione dell’effetto che può avere una norma come l’articolo 8, che viola le leggi esistenti e i diritti dei lavoratori, a nostro avviso assolutamente anticostituzionale».
f. gh.