Lorenzo Sani
SONO LA COSA più cara che abbiamo, i nostri figli. Eppure, se guardiamo alla sicurezza stradale, proprio non si direbbe. Quanti bambini viaggiano senza essere assicurati ai seggiolini, come prevede il Codice, o alle cinture dei sedili posteriori, quando sono un po più grandicelli? La risposta è quasi 7 su 10. Quanti, addirittura, viaggiano su quello anteriore, magari in braccio a mamma o papà, probabilmente convinti che il piccolo sia più sicuro (quando la fuoriuscita dellairbag potrebbe addirittura rivelarsi letale). Lignoranza è ancora molto diffusa. Troppo. Da una ricerca dellAci, nellambito della campagna nazionale TrasportACI sicuri, finalizzata alla sensibilizzazione dei genitori sullimportanza dei dispositivi per il trasporto dei figli, il 62.2% dei bambini viaggia in auto senza un seggiolino, mentre l88% degli adulti indossa regolarmente le cinture di sicurezza.
Un paradosso spaventoso. Oltre 10mila bambini allanno lequivalente di 30 al giorno sono convolti in incidenti stradali; il mancato utilizzo del seggiolino e delle cinture aumenta di sette volte il rischio di gravi conseguenze in caso di sinistro. Secondo lOms, se correttamente installati ed utilizzati, i sistemi di ritenuta dei bambini possono ridurre del 70% la probabilità di decesso e dell 80% il rischio di lesioni gravi.
Fuor di retorica la strada è una giungla dasfalto piena di insidie per i più piccoli, perché la loro sicurezza è nelle mani degli adulti. LAsaps di Giordano Biserni, da anni, ne ha fatto il suo cavallo di battaglia. E quello della sicurezza dei bambini è un tema forte anche per il nostro giornale che con questa inchiesta invita i lettori a segnalare pericolose negligenze, documentandole con foto e filmati che pubblicheremo anche online.
«Nei primi 9 mesi del 2011 il più crudele dei nostri Osservatori, quello che raccoglie i dati delle giovani vittime della strada nella fascia cha va da 0 a 13 anni, ha registrato 379 incidenti gravi nei quali hanno già perso la vita 52 bambini (13 quelli di origine straniera, cioè il 25%) e 425 sono rimasti feriti», rammenta Biserni. Dallo studio dellassociazione emerge una radiografia precisa del fenomeno.
SONO LE STRADE delle aree urbane quelle più a rischio: ben 254 dei 379 incidenti (67%) sono avvenuti nei centri abitati con un tragico bilancio: 22 morti (42%) e 280 feriti (66%).
Fra le più giovani vittime della strada il maggior numero riguarda i piccolissimi. Infatti nella fascia detà che va da 0 a 5 anni lOsservatorio ha registrato 29 decessi (56%), 15 i lenzuoli bianchi (29%) nella fascia che va da 6 a 10 anni, 7 in quella da 11 a 13 anni (13%).
DallAsaps allAci i numeri non cambiano; lo studio BimbiSicuramente evidenzia come luso dei sistemi di sicurezza per i più piccoli si dimezzi per i brevi spostamenti in città, dove invece si concentra il 70 per cento degli incidenti stradali. È il secondo, raccapricciante, paradosso: la sicurezza cala dove il rischio è maggiore. Il mancato utilizzo del seggiolino è spesso correlato alla fretta, alla brevità del tragitto, alla poca pazienza di fronte alle rimostranze dei pargoli. Gli stessi numeri ricordano che anche sul tema della sicurezza stradale ci sono due Italie: in una lobbligatorietà del casco in moto, o delle cinture in auto, non è mai entrata in vigore. Come in una vecchia pellicola del neorealismo capita ancora di vedere a bordo dello stesso scooter lintera famigliola, papà, mamma e due bei bambini. Felici e contenti.
SONO LA COSA più cara che abbiamo, i nostri figli. Eppure, se guardiamo alla sicurezza stradale, proprio non si direbbe. Quanti bambini viaggiano senza essere assicurati ai seggiolini, come prevede il Codice, o alle cinture dei sedili posteriori, quando sono un po più grandicelli? La risposta è quasi 7 su 10. Quanti, addirittura, viaggiano su quello anteriore, magari in braccio a mamma o papà, probabilmente convinti che il piccolo sia più sicuro (quando la fuoriuscita dellairbag potrebbe addirittura rivelarsi letale). Lignoranza è ancora molto diffusa. Troppo. Da una ricerca dellAci, nellambito della campagna nazionale TrasportACI sicuri, finalizzata alla sensibilizzazione dei genitori sullimportanza dei dispositivi per il trasporto dei figli, il 62.2% dei bambini viaggia in auto senza un seggiolino, mentre l88% degli adulti indossa regolarmente le cinture di sicurezza.
Un paradosso spaventoso. Oltre 10mila bambini allanno lequivalente di 30 al giorno sono convolti in incidenti stradali; il mancato utilizzo del seggiolino e delle cinture aumenta di sette volte il rischio di gravi conseguenze in caso di sinistro. Secondo lOms, se correttamente installati ed utilizzati, i sistemi di ritenuta dei bambini possono ridurre del 70% la probabilità di decesso e dell 80% il rischio di lesioni gravi.
Fuor di retorica la strada è una giungla dasfalto piena di insidie per i più piccoli, perché la loro sicurezza è nelle mani degli adulti. LAsaps di Giordano Biserni, da anni, ne ha fatto il suo cavallo di battaglia. E quello della sicurezza dei bambini è un tema forte anche per il nostro giornale che con questa inchiesta invita i lettori a segnalare pericolose negligenze, documentandole con foto e filmati che pubblicheremo anche online.
«Nei primi 9 mesi del 2011 il più crudele dei nostri Osservatori, quello che raccoglie i dati delle giovani vittime della strada nella fascia cha va da 0 a 13 anni, ha registrato 379 incidenti gravi nei quali hanno già perso la vita 52 bambini (13 quelli di origine straniera, cioè il 25%) e 425 sono rimasti feriti», rammenta Biserni. Dallo studio dellassociazione emerge una radiografia precisa del fenomeno.
SONO LE STRADE delle aree urbane quelle più a rischio: ben 254 dei 379 incidenti (67%) sono avvenuti nei centri abitati con un tragico bilancio: 22 morti (42%) e 280 feriti (66%).
Fra le più giovani vittime della strada il maggior numero riguarda i piccolissimi. Infatti nella fascia detà che va da 0 a 5 anni lOsservatorio ha registrato 29 decessi (56%), 15 i lenzuoli bianchi (29%) nella fascia che va da 6 a 10 anni, 7 in quella da 11 a 13 anni (13%).
DallAsaps allAci i numeri non cambiano; lo studio BimbiSicuramente evidenzia come luso dei sistemi di sicurezza per i più piccoli si dimezzi per i brevi spostamenti in città, dove invece si concentra il 70 per cento degli incidenti stradali. È il secondo, raccapricciante, paradosso: la sicurezza cala dove il rischio è maggiore. Il mancato utilizzo del seggiolino è spesso correlato alla fretta, alla brevità del tragitto, alla poca pazienza di fronte alle rimostranze dei pargoli. Gli stessi numeri ricordano che anche sul tema della sicurezza stradale ci sono due Italie: in una lobbligatorietà del casco in moto, o delle cinture in auto, non è mai entrata in vigore. Come in una vecchia pellicola del neorealismo capita ancora di vedere a bordo dello stesso scooter lintera famigliola, papà, mamma e due bei bambini. Felici e contenti.
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