Enrico Fovanna
MILANO
FORSE

il professor Silvio Garattini, direttore dell’Istituto di ricerche farmacologiche ‘Mario Negri’, non era mai andato giù così pesante.
Che cosa pensa dell’omeopatia e dell’efficacia scientifica delle sue cure?
«L’omeopatia non ha alcuna base scientifica. Al massimo ha un effetto placebo. E’ tutto. Anche perché, non contenendo niente, il cosiddetto farmaco omeopatico non può far niente».
Ne è così convinto?
«I prodotti omeopatici sono tutti uguali. Tanto è vero che si possono scambiare le etichette e nessuno se ne può accorgere, non essendoci neanche una molecola del prodotto originale. Purtroppo c’è una gran propaganda dei mass media sulla medicina alternativa».
Quale rischio intravede?





«Si illudono molte persone. Spesso i trattamenti non portano a nulla, e se la malattia è grave il rischio è che quando si interviene sia troppo tardi».
Ma c’è chi sostiene di essersi ben curato con l’omeopatia.

«Ci sono anche molte persone che guardano l’oroscopo prima di decidere cosa fare. Il fatto che ci sia tanta gente che pratica l’omeopatia non significa nulla. Dietro c’è un mercato che si calcola essere intorno ai 400 milioni di euro all’anno».
Ci sono multinazionali molto solide nel settore.

«Sì, fanno i loro interessi. Vendere il nulla è un grande affare».
Lei va oltre Scilipoti. Almeno lui si limita a dire che l’omeopatia va integrata con i farmaci tradizionali.

«Non c’è niente da integrare. Un po’ di tempo fa la si classificava come medicina alternativa. Non può essere tale. Se c’è una malattia, bisogna usare i farmaci che servono. Poi si è parlato di medicina complementare, che suona un pochino meglio. Adesso di integrativa. Si dice: ‘Fate tutto quello che dovete fare e aggiungete questo’. Beh. Un grande affare, no?»
Quindi lei teorizza che l’unica medicina credibile è quella classica.

«Parlo dei prodotti attivi. Anche nella medicina canonica ci sono un sacco di prodotti che non servono a niente».
Per esempio?
«Gli integratori alimentari. Ma anche i dimagranti, gli anti-vecchiaia, gli epatoprotettori, molti vasodilatatori, anti-ossidanti, gli anti-radicali, gli immunostimolanti. Tutte categorie di prodotti inutili. Un mercato che vende speranza. Illusioni. E lì bisogna dire che sono colpevoli anche gli ordini dei medici, che accettano i medici omeopatici, come quelli che praticano la medicina cinese o altro».