Luca Filippi

Roberto Medici
MARINA DI CAMPO (Livorno)
ACQUA



dal mare, acqua dai monti: l’Elba ieri mattina è stata presa in una gigantesca trappola. Maria Luisa Barrile, 81 anni, era nella cucina della sua casa a piano terra in via Fattori, a poca distanza dal porto di Marina di Campo (nelle foto piazza della Vittoria e via Marconi come si presentavano ieri alle prime luci del giorno). Anziana, sola e con difficoltà di movimento, non ha fatto in tempo a chiedere aiuto: una valanga d’acqua ha invaso l’appartamento. La donna è caduta, ha sbattuto la testa, forse ha perso conoscenza ed è morta sommersa dall’acqua melmosa.
Le squadre di soccorso hanno recuperato il cadavere intorno alle 11,30. Altre persone Sono rimaste ferite per sfuggire alla furia dell’acqua. Cinque sono state portate in ospedale. Tra queste una donna con un ictus e un anziano travolto da un armadio. Altri, in ipotermia per la permanenza in acqua, hanno ricevuto assistenza e controlli, ma non sono in pericolo. È andata bene ad alcune persone che si sono arrampicate sugli alberi, tutte tratte in salvo dalle squadre di soccorso.

LA BOMBA


d’acqua era attesa tra sabato e domenica. La Regione aveva diffuso un’allerta meteo fino alle 18 del giorno di festa. Il disastro è però avvenuto dopo le 6 di lunedì mattina. Il pluviometro ha smesso di funzionare intorno alle 6,30 quando aveva registrato 138 millimetri di pioggia. Poi è continuato a diluviare. Fortissimo. In pochi minuti i torrenti Alzi e Righetto si sono gonfiati. Il mare, con un forte vento di scirocco, ha funzionato come un gigantesco tappo che ha ostacolato il defluire dell’ondata di piena. Subito i fossi sono tracimati e l’acqua melmosa ha travolto tutto invadendo il centro abitato. I circa 3500 abitanti di Marina di Campo hanno avuto sufficiente sangue freddo per evitare rischi maggiori: i bambini non sono stati fatti uscire per andare a scuola, quasi tutti sono rimasti ai piani alti delle abitazioni e così l’alluvione, che pure ha fatto danni gravissimi, non è stata una strage.

SUBITO

scattata la macchina dei soccorsi: al lavoro le squadre dei vigili del fuoco, Protezione civile e tutte le forze dell’ordine. È stata costituita una task force con i sindaci Vanno Segnini di Campo, Andrea Ciumei di Marciana Marina e Anna Bulgaresi di Marciana, il prefetto Mannino e il presidente della provincia Giorgio Kutufà. Nella base dell’unità di crisi della Protezione civile Elba Ovest vicina all’aeroporto di La Pila sono state dirette le operazioni. Squadre di soccorso con idrovore e pale meccaniche si sono messe all’opera e per tutta la notte hanno contunuato a lavorare. I danni, certo, sono notevoli. Purtroppo la situazione idrogeologica di Marina di Campo è simile a quella della riviera ligure con monti alti alle spalle (nel caso elbano il massiccio del Capanne) ed esposizione alle correnti umide di scirocco. Ed è proprio in queste condizioni che si crea la possibilità di vere e proprie bombe d’acqua con le nubi gonfie di pioggia che si scaricano violentemente quando trovano un rilievo di una certa consistenza.