dall’inviato

Gabriele Moroni
CREMONA
ALLA VISTA



dei poliziotti Cristiano Doni ha tentato di fuggire raggiungendo il garage, ma è stato bloccato. Per il capitano-simbolo dell’Atalanta, già indagato nella prima tranche dell’operazione Last Bet e sospeso per tre anni dalla giustizia sportiva, si sono aperte le porte del carcere cremonese di Ca’ del Ferro. Nell’abitazione è stato sequestrato un pc che il calciatore aveva negato di possedere. Secondo il gip Guido Salvini, che ha firmato le diciassette ordinanze di custodia in carcere per associazione a delinquere finalizzata alla frode sportiva, l’inchiesta ha svelato un «sistema borsistico internazionale» di scommesse. L’organizzazione aveva la sua centrale direttiva a Singapore. Nove le ordinanze eseguite dallo Sco della Polizia e dalle Mobili di Cremona, Brescia, Bologna. Oltre a Doni sono stati arrestati Carlo Gervasoni, ex giocatore di Mantova, Grosseto e Piacenza, Filippo Carobbio (ora allo Spezia), Luigi Sartor (ex di Juventus, Parma, Vicenza, Inter e Roma), Alessandro Zamperini (che ha giocato anche in Lettonia), Nicola Santoni, un tempo preparatore atletico del Ravenna, Antonio Benfenati, gestore di uno stabilimento balneare a Cervia (Ravenna), lo sloveno Dino Lalic detto Celavi, bloccato a Malpensa, e il macedone Rade Trajkovski, intercettato ad Atene, esponenti degli «slavi». Gervasoni e Zamperini avrebbero avuto il ruolo di «reclutatori» di calciatori infedeli.

LE ALTRE

ordinanze inseguono Almir Gegig, il macedone Hristyan Ilievski, lo sloveno Adimir Suljil alias Misek, i croati Vinko Saka detto Gidra e Alija Rioic. Ordinanze per Eng Tan Seet, Beng Huat Choo e Pho Hock Kheng, tutti di Singapore; undici gli indagati a piede libero, fra cui il pentito Wilson Raj Perumal e alcuni calciatori. Oggetto di combine almeno cinque partite di serie B del 2009-2010: Cittadella-Mantova, Ancona-Grosseto, Brescia-Mantova, Grosseto-Reggina, Empoli-Grosseto, e numerose partite 2010-2011. Perumal ha parlato anche di gare dell’Albinoleffe nel 2008 e di incontri di serie A. Ci sarebebro anche Brescia-Chievo e Lecce-Lazio.

CRISTIANO DONI

è stato arrestato per il pericolo di inquinamento delle prove. In occasione delle partite combinate si sarebbe servito della scheda di un romeno fornita da Benfenati. Ha atteggiamenti minacciosi con persone coinvolte. Avrebbe pagato parte della parcella dell’avvocato di Santoni (che lo rivela alla fidanzata) nel timore che questi parlasse agli inquirenti. Con Santoni avrebbe ipotizzato di alterare l’Iphone di quest’ultimo, sequestrato dalla polizia postale. La telefonata è del 15 novembre alle 5,22. «Fantozzi è lei?», chiede il giocatore che poi raccomanda: «Fai il falsetto, fai il falsetto» e camuffa la voce. Santoni si adegua E propone di cambiare il «passwordino» ribadendo: «Ho detto tramite il computerino cambi il passwordino».