ROMA
ANCORA
una volta Luca Cordero di Montezemolo (foto Prisma) pare fare il grande passo della discesa in campo, poi mette il freno a mano, e riconduce tutto all’attività della fondazione che gli fa riferimento. La politica, evidentemente, continua ad avere sul presidente della Ferrari un’attrazione fantastica, ma poi, subito dopo quello che sembra un annuncio di impegno diretto in politica, con tanto di Berlusconi che si congratula con lui e gli dà il «benvenuto!», ecco che Montezemolo, detta alle agenzie una secca smentita: «Nessun annuncio di impegno politico per le elezioni 2013».
Eppure sembrava proprio il contrario, ieri mattina, quando su un editoriale a firma di Cordero di Montezemolo, sul sito di ItaliaFutura, si leggevano le seguenti parole: «Le prossime elezioni saranno un appuntamento storico che dovrà aprire una nuova stagione della nostra vita pubblica; nel 2012 l’impegno di Italia Futura sarà rivolto in questa direzione, promuovendo quella svolta di programmi e persone che l’Italia si merita». E ancora : «Il prossimo anno occorrerà preparare, in vista del 2013, l’apertura di una nuova stagione della politica italiana. La Seconda Repubblica ha fallito; quando le scadenze istituzionali porteranno nuovamente i cittadini alle urne, l’offerta elettorale dovrà essere composta da una nuova leva di idee e classi dirigenti che si contenderanno il consenso democratico lasciandosi alle spalle una stagione fallimentare;in nessun caso gli italiani — ecco l’ennesima sottolineatura di Montezemolo — accetterebbero di veder tornare gli stessi protagonisti che hanno condotto il paese a questa situazione».

APPARIVA


veramente difficile interpretare questo proclama in modo diverso da un programma elettorale e politico. Tanto che anche un politico di lungo corso come Marco Follini è stato tratto in inganno: «Montenzemolo ha le sue ragioni — ha scritto il parlamentare Pd su Twitter — il rinnovamento non è veloce come la Ferrari, ma non può essere vecchio e pesante come un tir». Insomma, anche l’accoglienza, seppur tiepida, c’era. E, invece, a sera, è arrivato il dietrofront.
e.g.p.