Giovanni Serafini
PARIGI
PER SILVIO

Berlusconi un sorrisetto di scherno, per Mario Monti un sorrisone: basta questa immagine di Sarkozy che accoglieva Mario Monti a Parigi per dare l’idea di quanto sia cambiato il clima. Spirava ieri a Matignon e all’Eliseo una nuova aria di amicizia per l’arrivo del premier italiano, al suo primo viaggio ufficiale nella capitale francese («Ispira fiducia ai leader europei», ha detto Sarkozy).

PER UNA VOLTA

le formule di rito («identità di vedute», «lavoriamo mano nella mano») sono apparse sincere, alla pari delle dichiarazioni di fiducia sull’euro e sulla capacità dell’Ue di superare la crisi. «Stiamo vivendo un momento cruciale. L’Europa è un alpinista che cammina su un crinale molto pericoloso, ma può riuscire a raggiungere la meta», ha detto Monti. La giornata del Professore è stata intensa. A fine mattinata incontro con il primo ministro francese François Fillon seguito da una colazione di lavoro. Nel primo pomeriggio discorso a Bercy, sede del ministero del’Economia, per il convegno ‘Nuovo Mondo” organizzato dal ministro dell’Industria Eric Besson (hanno partecipato anche il ministro Corrado Passera e il viceministro Vittorio Grilli). Quindi corsa all’Eliseo da Sarkozy: un’ora di colloquio seguito da una conferenza stampa di dieci minuti dieci, senza le tradizionali domande e risposte con i giornalisti. Sarkozy appariva stanco, un po’ teso: la situazione economica della Francia non è brillante e la sua personale ancora peggiore visto che a breve termine l’agenzia di rating Standard and Poor’s potrebbe retrogradare Parigi togliendole la preziosa tripla A. Una catastrofe per Sarkò, a quattro mesi dalle elezioni presidenziali.

AL TERMINE

della conferenza l’annuncio clou: il 20 gennaio il presidente francese sarà a Roma accompagnato dal cancelliere tedesco Angela Merkel. «Stiamo lavorando in una sequenza stretta e ravvicinata d’incontri in vista dell’Ecogruppo e del Consiglio europeo del 30 gennaio», ha sintetizzato Monti. «Crediamo nell’euro e nell’Europa ed è necessario che ognuno prenda le decisione necessarie», ha aggiunto Sarkozy. Nei diversi colloqui Monti ha ricordato le importanti misure prese dall’Italia (altre saranno prese nei prossimi due mesi) per consolidare la situazione di bilancio e raggiungere il pareggio entro il 2013; ha respinto l’immagine di declino dell’Europa dipinta da alcuni e ha insistito sul fatto che tutti gli Stati debbono collaborare «evitando il modello Penelope, disfare di notte quel che si è fatto di giorno». Anche perché «l’Europa ha dimostrato a se stessa e agli occhi del mondo di essere più debole di quanto pensavamo».

RESTANO

con la Francia alcune imcomprensioni, vedi la propensione di Parigi a varare da sola la tassa sulle transazioni finanziarie. ma anche questo, assicura Monti, sarà superato: «L’Europa è sempre riuscita a trasformare le difficoltà in passi avanti», ha commentato. Che sia nato un asse franco-italiano, adesso che quello franco-tedesco sembra in crisi?