dall’inviato

Piero Degli Antoni
SANREMO
PARE IMPOSSIBILE, eppure è così. Il Festival di Sanremo costa più o meno alla Rai quanto le fa guadagnare, eppure conviene lo stesso. Possiamo dire che è un investimento a lungo termine che fa lievitare il valore complessivo della stagione Rai. Per capirlo, cominciamo dall’inizio, cioè dai costi. Il Festival ovviamente è una macchina complessa: per riassumere, si può quantificare il costo di ogni serata in 3 milioni di euro. E’ quindi in linea con il costo orario di uno show di prima serata di Raiuno: 6-700 milioni all’ora. Si potrebbe persino dire che è economico (con le ovvie sinergie di una durata misurata sulle 5 ore). In totale dunque il Festival costa 15 milioni di euro. I costi che rientrano in questa cifra sono infiniti, a cominciare naturalmente dal personale Rai (circa 200 persone), oltre a materiali, elettricità, costi industriali (camion che si spostano da Roma, telecamere, cavi, mixer eccetera). In questo contesto, i costi più rilevanti sono ovviamente quelli degli artisti.

GIANNI MORANDI riceve un compenso lordo di 600mila euro, come l’anno scorso. Il direttore artistico Gianmarco Mazzi 200mila. Rocco Papaleo 150mila, la ragazza ceca circa 80mila. Oltre ai 700mila di Celentano. Lucio Presta lavora ufficialmente gratis ma dedurrà la sua percentuale sui compensi degli artisti che ha sotto contratto. Ci sono ovviamente tutti gli infiniti costi aggiuntivi, a cominciare dall’abito Armani voluto da Celentano (su misura) per la modica cifra di 15mila euro. In compenso, la Rai ha cercato di risparmiare sulle spese di personale, anche dei massimi dirigenti, alloggiati in un hotel 3 stelle. Ai dirigenti Lorenza Lei ha drasticamente tagliato le mazzette di giornali, auto blu e biglietti di prima classe. Si finisce con la spesa della convenzione tra Rai e Comune di Sanremo: 7 milioni di euro. Che però non riguardano solo il Festival, ma tutte le trasmissioni che vengono realizzate all’Ariston. Totale a fondo pagina: 15 milioni di euro. Senza però considerare i costi dell’investimento in uomini e mezzi all’Ariston delle altre testate e programmi di viale Mazzini, presenti in forza in riviera come può constatare qualunque teleutente a tutte le ore dle giorno e della notte.

PASSIAMO al comparto ricavi. Ogni spot nella fascia più pregiata, fino alle 22,30, costa 190mila euro. La telepromozione arriva a 1 milione di euro, distribuiti su 5 minifilm (Eni, Volkswagen, Beghelli). Per un totale di 15 milioni di euro complessivi. Fino a qualche anno fa erano 20, ma la crisi ha colpito brutalmente anche qui. Sanremo è un appuntamento cruciale per la Rai: ecco perché la dirigenza ha firmato un contratto in bianco con Celentano. Fatti i conti, può addirittura essere stato un affare.