Giovanni Serafini
PARIGI
TRE BAMBINE

e un insegnante ebreo assassinati a colpi di pistola, un ragazzo di 17 anni fra la vita e la morte, una città in lutto, la Francia sotto choc: la tragedia esplosa ieri a Tolosa proietta sul palcoscenico della campagna elettorale l’incubo della violenza, del terrorismo, dell’antisemitismo.
Erano le 8 del mattino quando un uomo su un grosso scooter nero si è fermato davanti alla scuola media ‘Ozar Hatorah’, un istituto ebraico di Tolosa che ospita 200 alunni. L’aggressore, con il viso nascosto dal casco, ha puntato improvvisamente un’automatica calibro 9 contro la piccola folla riunita all’ingresso della scuola, e ha sparato diversi colpi. Inceppatasi la pistola, ne ha estratta un’altra di calibro superiore (11.43) e ha fatto fuoco a ripetizione.
«Sparava contro tutto quello che aveva davanti, con una determinazione spaventosa. Ha inseguito le vittime fin dentro il cortile della scuola. È stato un film dell’orrore», racconta una testimone.
In terra sono rimasti i corpi senza vita di Jonatan Sandler, 30 anni, un rabbino che era venuto da Gerusalemme nel settembre scorso per insegnare religione, e quelli delle sue due figliolette di 3 e 6 anni. Colpita a morte anche un’altra bambina di 10 anni, figlia del direttore della scuola. Tutte e tre si trovavano davanti all’istituto per prendere, come ogni giorno, una navetta che le avrebbe condotte nella vicina scuola elementare ebraica di ‘Gan-Rachi’.

C’È STATO




un lungo momento di panico, grida, pianti, bambini che chiamavano i genitori: «Abbiamo pensato a un attacco terroristico, siamo scappati verso la sinagoga per metterci in salvo», dice singhiozzando Karine Tordjman, che aveva accompagnato il figlioletto a scuola. Approfittando della confusione il killer è risalito sullo scooter, una Yamaha, e si è dileguato. Le telecamere di sorveglianza hanno permesso di rilevare la targa: si tratta dello stesso scooter (rubato) utilizzato giorni fa dall’assassino di tre paracadutisti a Tolosa e a Montauban: un episodio di criminalità che ha sconvolto la popolazione.
Il collegamento fra gli omicidi dei parà e la strage di ieri a Tolosa apre scenari gravissimi: la polizia ritiene che il killer che ha ucciso i militari e le bambine sia lo stesso: si è accertato che ha usato in entrambi i casi la stessa arma. Tre inchieste sono in corso per assassinio e attacco terroristico: fra le piste seguite, una conduce verso gruppi neonazisti.

UNA GIGANTESCA


caccia all’uomo è iniziata: migliaia di poliziotti stanno passando al setaccio la regione. Secondo le prime indicazioni l’assassino sarebbe un uomo di grossa corporatura, tatuato e vestito di nero. «Catturare l’aggressore è la nostra priorità. Dei bambini sono stati uccisi a sangue freddo. Sono anche figli nostri», ha dichiarato Sarkozy, che è accorso a Tolosa imitato, nel corso della giornata, da numerosi leader, fra cui il socialista François Hollande. Sarkozy ha attivato nella regione il massimo livello («scarlatto») del piano d’emergenza Vigipirate, messo a punto nel 2006 per prevenire il rischio di grandi attentati: può giungere a bloccare il traffico aereo civile.
Ieri la campagna elettorale è stata sospesa da tutti i candidati , compresa Marine Le Pen. Oggi alle 11 nelle scuole francesi sarà osservato un minuto di silenzio. Anche il presidente del Consiglio della Cultura Musulmana, Mohammed Moussaoui, ha condannato l’azione criminale ed espresso solidarietà alla comunità ebraica. Le vittime saranno sepolte in Israele.