Giambattista Anastasio
MILANO
NON SOLO SANITÀ.

I gangli di quel sistema di potere che Comunione e Liberazione (Cl) ha costruito e consolidato in Lombardia dall’avvento, datato 23 aprile 1995, di Roberto Formigoni a presidente della Regione corrono anche lungo le arterie di banche, associazioni di imprese, società finanziarie, cooperative edili e, non ultimo, del sistema fieristico milanese e delle bonifiche. Nella Regione Lombardia. Qui Formigoni può contare, oggi, su 4 assessori notoriamente ciellini, quando non a lui imparentati. È il caso di Giulio Boscagli, cognato del governatore, assessore alla Famiglia. Quindi, Raffaele Cattaneo (Infrastrutture e Trasporti), Romano Colozzi (Bilancio) e Gianni Rossoni (Lavoro e occupazione). Ai ciellini sono stati affidati i posti chiavi del management istituzionale. Il governatore aveva assunto a dirigente della struttura «Ragioneria e credito» della Regione, Giacomo Boscagli: sì, il figlio di Giulio, suo cognato. La nomina è finita nella lista delle 32 assunzioni giudicate illegittime dal Consiglio di Stato. Ma Cl e Formigoni possono contare anche su Nicolamaria Sanese (271 mila euro annui), da 15 anni segretario generale della Regione, Michele Camisasca (185 mila), dirigente del personale e nipote di Massimo Camisasca, il sacerdote storiografo ufficiale del movimento, e Carlo Lucchina (235 mila), direttore generale Sanità. Quindi, le consulenze: a maggio 2010 il governatore ha nominato Robi Ronza coordinatore della «Commissione per la valorizzazione del patrimonio di beni artistici della Regione e degli Enti sanitari». Un incarico da 194 mila euro. Ma chi è Robi Ronza? Uno dei fondatori del Meeting di Rimini, quello di Cl. Cielle è politica, ma anche impresa. Soffermiamoci su due società della Regione: Finlombarda e Infrastrutture lombarde. La prima è stata costituita nel ‘70, ma la Regione ne ha acquisito la maggioranza delle quote solo nel ‘98 e il controllo totale delle stesse alla fine del 2004: passaggi avvenuti entrambi sotto il regno Formigoni. E che fa Finlombarda? Gestisce fondi pubblici (1 milione e 200 mila euro solo nel 2011) anche per finanziare aziende. Quante? Ben 6.229 solo nel 2011 e solo in Lombardia. A capo di Finlombarda, manco a dirlo, un altro ciellino. Marco Nicolai. E nel Consiglio di sorveglianza siedono lo stesso Formigoni e Colozzi, l’assessore al Bilancio di estrazione ciellina. Quindi, Infrastrutture Lombarde (Ilspa), società creata per valorizzare il patrimonio immobiliare della Regione e per partecipare ad appalti pubblici. Proprio a Infrastrutture Lombarde è andata la direzione dei lavori sul sito di quell’Expo di Milano di cui Formigoni è commissario generale. Guarda caso il governatore ha scelto Luigi Roth come terzo commissario dell’evento del 2015, dopo averlo messo alla guida della Fondazione Fiera (oggi guidata da Gianpiero Cantoni) e del progetto «Città della Salute». A guidare l’Ilspa è un altro fedelissimo del governatore: Giulio Rognoni.

POI, LA COMPAGNIA

delle Opere, il vero braccio armato di Cielle nell’economia. Il sodalizio riunisce 36.600 imprese — la metà delle quali con sede legale in Lombardia — per un fatturato annuo totale di 70 miliardi, 1 ventesimo del Pil italiano. Al di là di Palazzo Lombardia, Cl può contare, nella finanza, su Graziano Tarantini, già vicepresidente della Banca Popolare di Milano, attuale presidente di Banca Akros e del Consiglio di sorveglianza di A2A, la grande multiutility del Nord. Su Angelo Abbondio (in Bpm e in Fondazione Cariplo) e Paolo Fumagalli, a lungo vicepresidente della Cdo, ora nel Cda di IntesaVita. Con Mario Mauro Cl controlla anche la «Banca Infrastrutture Innovazione e Sviluppo», istituto del Gruppo Intesa specializzato nel finanziamento pubblico. Capitolo Fiera. Il presidente di «Gestione Fiere» è Antonio Intiglietta, ciellino. Giuseppe Zola, ciellino, è presidente di «Fiera Business International» e «Fiera Milano Congressi», nel cui cda siede anche l’onorevole del Pdl, Maurizio Lupo, altro ciellino doc. Infine l’influenza sull’edilizia, con Claudio Artusi (amministratore delegato di City Life, società alla quale, nel 2004, vendette i terreni della Fiera in qualità di presidente della Fiera stessa) e Guido Della Frera, socio di maggioranza di Polo Real Estate e presidente di Gdf Group. Ma nel settore Cielle ha stretto partnership anche con le coop rosse: è il caso delle coop portuale Intempo di Genova o la «Fondazione abitare la città» di Milano. Tutto al netto della sanità.
(1. continua)