Londra, 30 aprile 2011 - I residenti intorno alla zona est della capitale, dove quest’estate si svolgeranno i giochi olimpici, avevano previsto di dover sopportare un aumento del traffico, dei turisti, magari anche dell’inquinamento durante il maxi evento sportivo. Ma mai si sarebbero aspettati di dover accettare una ‘base’ missilistica sopra alle loro teste. E invece, il ministero della Difesa inglese ha selezionato un edificio nella zona dell’East End proprio per le sue "viste meravigliose sullo stadio e l’intera area olimpica" e ha annunciato che vi monterà una centrale di missili terra-aria, con tanto di postazione per 10 soldati più la scorta.

Uno dei residenti del palazzo, un’ex fabbrica di fiammiferi, ha commentato: "Non siamo per niente contenti. Ora forse rischiamo di diventare dei bersagli". Un altro aggiunge: "Non sapevamo — ha spiegato Brian Whelan, 28 anni, giornalista — che il prezzo per ospitare le Olimpiadi fosse la militarizzazione di zone residenziali. Non c’è stata nemmeno una consultazione. Un bel mattino, nella casella della posta, abbiamo trovato un dépliant della Difesa che ci informava che avremmo avuto dei missili montati sopra la testa". Il ministero ha infatti informato i 700 residenti nell’area che la messa a punto della sofisticata strategia anti-terroristica "potrebbe comprendere" una postazione di contraerea. La decisione finale non è ancora stata presa, ma intanto le esercitazioni militari in cima al palazzo partiranno il 2 maggio.

Il ministro della Difesa, Philip Hammond, aveva già accennato che Londra avrebbe seguito l’esempio di precedenti città olimpiche (come Pechino, nel 2008) che avevano installato missili terra-aria per proteggere i giochi. Ieri, un portavoce del ministero ha confermato: "Dei missili potrebbero venir utilizzati come parte di un piano di sicurezza aerea che conterà anche jet ed elicotteri".

Ma i londinesi interessati dal provvedimento non l’hanno presa bene. "Vogliamo chiarimenti. Il numero verde stampato sul dépliant che hanno distribuito — accusano — non funziona". A 88 giorni dall’inizio delle Olimpiadi il comandante dell’operazione di sicurezza, Chris Allison, ha commentato: "Questa è la più grande operazione di polizia mai affrontata dalla Gran Bretagna in tempo di pace. Avremo sul campo 12.500 agenti, più 13.500 militari. Faremo di più di quello che abbiamo fatto per il matrimonio reale un anno fa". E il costo stimato ammonta già a 1,2 miliardi di euro.

Deborah Bonetti