Stefania Consenti
MILANO
«ARMONIZZARE

i tempi del lavoro e le esigenze della famiglia, la professione e la maternità, il lavoro e la festa, è importante per costruire società dal volto umano». Alla fine della ‘tre giorni’ a Milano, Benedetto XVI chiude con i temi che hanno dato corpo e sostanza al VII Incontro mondiale delle Famiglie, appunto famiglia, lavoro, festa, «tre doni di Dio, tre dimensioni della nostra esistenza che devono trovare un armonico equilibrio», e traccia la strada per il futuro.
Raccontando, davanti a un milione di fedeli accorsi da ogni parte del mondo al Parco Nord di Bresso per ascoltarlo, quanto di positivo e di bello c’è nella famiglia, «fondata sul matrimonio tra l’uomo e la donna». Le difficoltà non mancano, «utile e profitto» possono inquinare questi rapporti ma ci sono per fortuna davanti ai nostri occhi esempi positivi di tante famiglie per crescere nell’amore. Perché «l’amore è l’unica forza che può trasformare il mondo».
Il Papa dà consigli alle coppie invitandole a «coltivare il dialogo, a rispettare il punto di vista dell’altro, a perdonare, a superare con intelligenza e umiltà gli eventuali conflitti». Valorizzando l’esperienza di comunione con il prossimo, («Vi incoraggio a essere sempre solidali con le famiglie che vivono maggiori difficoltà»), parlando ai laici e ai cattolici, uniti per concorrere al bene comune, e ai politici (in prima fila ci sono le autorità fra le quali anche il premier Monti, il presidente della Regione, Roberto Formigoni, e il sindaco di Milano, Giuliano Pisapia) che non devono solo promettere quello che non possono mantenere.

E ALLARGA



le braccia ai divorziati: «Sappiate che il Papa e La Chiesa vi sostengono nella vostra fatica. Vi incoraggio a rimanere uniti alle vostre comunità». È compito delle diocesi «far sentire questo amore, questa vicinanza e accoglienza» a quanti sono segnati da esperienze dolorose di fallimento e di separazione. «La Chiesa li ama, non sono fuori anche se non possono avere l’Eucarestia e la Confessione». Infine l’annuncio: l’ottavo Incontro Mondiale della Famiglie si terrà nel 2015 a Filadelpia, negli Stati Uniti. Insomma, il bilancio del VII Incontro mondiale delle famiglie è positivo, come ha ricordato ieri il cardinale Ennio Antonelli, presidente del Pontificio Consiglio per la Famiglia, ringraziando il Papa per la sua presenza a Bresso, «rimarrà nella nostra memoria e continuerà a darci ispirazione, speranza e coraggio».

INTANTO

, 500mila euro delle offerte raccolte dalla Diocesi di Milano per il Papa andranno alle famiglie terremotate dell’Emilia e della Lombardia. Questi tre «bellissimi» giorni a Milano (mai prima d’ora il Pontefice era stato fuori così tanto in un viaggio su territorio italiano) hanno fatto dimenticare al Papa i veleni del Vaticano e, ne è sicuro padre Federico Lombardi, direttore della sala stampa vaticana, «aiutano ad affrontare il rientro a Roma». «Il Papa è sereno, ha vissuto con gioia e gratitudine questi giorni. Conosce bene i problemi della Chiesa e non si spaventa».
Prima di congedarsi da Milano, il Papa ha anche pranzato con alcune «famiglie del mondo», in Arcivescovado. Il rientro a Roma è avvenuto ieri pomeriggio. L’aereo del Pontefice è decollato alle 17,30 da Linate alla volta di Roma-Ciampino.