MILANO
FITCH
conferma il rating a lungo termine dell’Italia ad A-, con outlook negativo. Lo comunica l’agenzia di rating, sottolineando che restano uguali anche il rating a breve.
Nel prendere la decisione, spiega la nota, «Fitch ha cercato di guardare oltre le attuali condizioni economiche e finanziarie e di tenere in conto le recenti riforme strutturali che guardano al futuro e che intendono rilanciare il potenziale di crescita». Fitch giudica anche «a portata di tiro» la stabilizzazione e la riduzione del debito pubblico. Inoltre, prosegue la nota, la conferma del rating «riflette il dimostrato impegno del Governo a ridurre il deficit di bilancio e il debito pubblico, così come l’adozione in Parlamento di un emendamento costituzionale sul pareggio di bilancio e la ratifica del Fiscal Compact».

SECONDO


Ficth, la riforma del mercato del lavoro renderà «l’economia più flessibile» e aiuterà a rilanciare «la crescita e le prospettive dell’occupazione nel
medio termine». Promossa anche la riforma delle pensioni che «ha ulteriormente rafforzato la sostenibile del sistema previdenziale nel medio-lungo termine».
Sul fronte dei conti pubblici, l’agenzia ritiene che le «quattro manovre approvate, pari nel complesso al 5% del Pil, dovrebbero essere sufficienti per ridurre il deficit sotto il 3% quest’anno e per porre il debito pubblico su un sentiero di riduzione dal 2013». L’evoluzione delle finanze pubbliche appare insomma «largamente in linea con le previsioni».
L’outlook negativo riflette, invece, il possibile «peggioramento delle prospettive economiche nel breve e medio termine». Ma anche «l’incertezza politica nel medio terrmine con riflessi sul proseguimento e il completamento delle riforme strutturali necessarie a rilanciare la competitività e il potenziale di crescita dell’economia italiana».