Giovanni Lorenzini
FORTE DEI MARMI (Lucca)
NATI luno per laltro. Gli stessi gusti. Le stesse passioni. Uniti anche se non erano sposati ma convivevano da tempo nella vita come nella morte. Valerio Catelani e Daniela Bertoneri lei semplicemente soprannominata «Gazzè» erano una delle coppie più affiatate del mondo dei rally della Toscana. Una passione che Valerio aveva ereditato dal padre Giuseppe, per tutti Beppe, conosciutissimo a Forte dei Marmi. Ex calciatore ma con la passione per i motori, in particolar modo per la Formula 1, per la Ferrari. Un feeling travolgente per i cilindri e per i pistoni che aveva trasmesso al piccolo Valerio, nato nel 1974 a Pietrasanta, ma fortemarmino doc, orgoglioso di essere un testimonial sportivo della Versilia e del suo paese. Lei, bionda e sportiva, era originaria di Massa, 33 anni. Ancora prima di conoscere Valerio, Daniela Bertoneri aveva lavorato in un negozio.
Con Catelani prima una semplice di amicizia, poi la voglia di condividere un progetto non solo sportivo. Ma di vita. Pensavano al futuro, progettavano dicono gli amici più fidati «qualcosa di importante». Non ce lhanno fatta: nella campagna di Lucca, ad attenderli a quella maledetta curva cera il destino infame.
«DA SEI-SETTE anni ricordano gli amici più cari erano una coppia fissa, anche fuori dal mondo dei motori». Daniela aveva lasciato la natia Massa per trasferirsi a Forte dei Marmi: lavorava nel bar-torrefazione che la famiglia Catelani gestisce dallimmediato dopoguerra. «Ricordo ancora commenta Filippo Raffaelli, amico di famiglia quando il piccolo Valerio girava in mezzo ai tavoli». Un bar punto di incontro nel paese anche lontano dei riflettori della stagione turistica, dove i fortemarmini doc si incontro e discutono.
«Erano entusiasti della nuova auto ricorda un amico con la quale dovevano disputare il rally di Lucca...». Ma poi la commozione prende il sopravvento anche in altre persone, come Roberto Radi e Massimiliamo Musella che hanno condiviso con Valerio e Daniela la passione per il rally. «Erano una coppia di professionisti, scrupolosi come pochi: persone per bene che quando davano una parola, non se la rimangiavano» sottolinea Silvio Terrosi, dellomonimo team automobilistico, colui che aveva allestito lauto. E Catelani, prima della partenza, al microfono aveva detto: «Sono curioso di vedere come si comporterà la Peugeot, lho provata poche volte».
IERI MATTINA di fronte al bar Sambo nel centro di Forte dei Marmi un mazzo di fiori bianchi e il cartello giallo «chiuso per lutto» erano limmagine del dramma: gli amici di Valerio e di Daniele sono rimasti impietriti dal dolore, incapaci di rialzarsi. Tutto attorno la vita scorreva veloce con centinaia di turisti diretti verso il mare ma nel cuore e nella testa dei fortermarmi lunico pensiero era solo per Valerio e Daniela.
FORTE DEI MARMI (Lucca)
NATI luno per laltro. Gli stessi gusti. Le stesse passioni. Uniti anche se non erano sposati ma convivevano da tempo nella vita come nella morte. Valerio Catelani e Daniela Bertoneri lei semplicemente soprannominata «Gazzè» erano una delle coppie più affiatate del mondo dei rally della Toscana. Una passione che Valerio aveva ereditato dal padre Giuseppe, per tutti Beppe, conosciutissimo a Forte dei Marmi. Ex calciatore ma con la passione per i motori, in particolar modo per la Formula 1, per la Ferrari. Un feeling travolgente per i cilindri e per i pistoni che aveva trasmesso al piccolo Valerio, nato nel 1974 a Pietrasanta, ma fortemarmino doc, orgoglioso di essere un testimonial sportivo della Versilia e del suo paese. Lei, bionda e sportiva, era originaria di Massa, 33 anni. Ancora prima di conoscere Valerio, Daniela Bertoneri aveva lavorato in un negozio.
Con Catelani prima una semplice di amicizia, poi la voglia di condividere un progetto non solo sportivo. Ma di vita. Pensavano al futuro, progettavano dicono gli amici più fidati «qualcosa di importante». Non ce lhanno fatta: nella campagna di Lucca, ad attenderli a quella maledetta curva cera il destino infame.
«DA SEI-SETTE anni ricordano gli amici più cari erano una coppia fissa, anche fuori dal mondo dei motori». Daniela aveva lasciato la natia Massa per trasferirsi a Forte dei Marmi: lavorava nel bar-torrefazione che la famiglia Catelani gestisce dallimmediato dopoguerra. «Ricordo ancora commenta Filippo Raffaelli, amico di famiglia quando il piccolo Valerio girava in mezzo ai tavoli». Un bar punto di incontro nel paese anche lontano dei riflettori della stagione turistica, dove i fortemarmini doc si incontro e discutono.
«Erano entusiasti della nuova auto ricorda un amico con la quale dovevano disputare il rally di Lucca...». Ma poi la commozione prende il sopravvento anche in altre persone, come Roberto Radi e Massimiliamo Musella che hanno condiviso con Valerio e Daniela la passione per il rally. «Erano una coppia di professionisti, scrupolosi come pochi: persone per bene che quando davano una parola, non se la rimangiavano» sottolinea Silvio Terrosi, dellomonimo team automobilistico, colui che aveva allestito lauto. E Catelani, prima della partenza, al microfono aveva detto: «Sono curioso di vedere come si comporterà la Peugeot, lho provata poche volte».
IERI MATTINA di fronte al bar Sambo nel centro di Forte dei Marmi un mazzo di fiori bianchi e il cartello giallo «chiuso per lutto» erano limmagine del dramma: gli amici di Valerio e di Daniele sono rimasti impietriti dal dolore, incapaci di rialzarsi. Tutto attorno la vita scorreva veloce con centinaia di turisti diretti verso il mare ma nel cuore e nella testa dei fortermarmi lunico pensiero era solo per Valerio e Daniela.
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