Roma, 5 agosto 2012 - Lo spread «è peggio di una patrimoniale, impoverisce le famiglie italiane, mentre i tedeschi si arricchiscono». Per questo, sottolinea l’economista Giacomo Vaciago, «bisogna contrastarlo: chiunque governerà l’Italia dovrà aver ben scolpito nella testa che non basta la Bce, ci vuole un Paese serio con una legge elettorale come si comanda e segnali robusti di affidabilità. Bisogna andare avanti sul sentiero tracciato da Draghi con la famosa lettera che inviò con Trichet all’Italia esattamente un anno fa».

La lettera del 5 agosto 2011...
«Ci venivano chiesti provvedimenti per la crescita, la sostenibilità della finanza pubblica, una pubblica amministrazione efficiente».

Nonostante il lavoro di Monti non si centrano tutti gli obiettivi in un anno. E nel frattempo?
«Tra le cose giuste dette da Draghi dopo il direttivo della Bce è che se si segue seriamente questo binario, i mercati ti credono».

A proposito, cosa si aspetta che accada alla loro riapertura?
«Volatilità e pettegolezzi. Siamo su un campo da tennis, la palla va avanti e indietro. Sarà un agosto impegnativo».

Dopo la reazione isterica, i mercati hanno mostrato euforia...
«I mercati non hanno galateo, prima hanno pensato che Draghi potesse fare quello che vuole, venerdì hanno capito che non si poteva presentare al direttivo della Bce con tutto scritto. E infatti ora dovremo aspettare settembre per sapere come le commissioni mettano a punto il modus operandi delle decisioni prese. Qualcuno non si è reso conto che la Bce non può salvare gli Stati. C’è chi ha creduto che potesse fare Bernanke e salvare il mondo battendo quantità infinite di euro. Il fatto è che la Bce non è la Fed e Draghi non ha un Paese da salvare, ne ha 17 diversi in competizione tra loro. Il presidente della Bce ha il problema che ogni paese, per colpa dello spread, ha il suo euro. Ma grazie a Draghi la Bce è ora consapevole che si deve intervenire altrimenti l’euro non c’è più. C’è anche una questione di equità».

Pensa ai rendimenti del Btp e del Bund tedesco?
«Quando lo spread sale il risparmiatore diventa più povero. Provi ad andare a vendere un titolo che ha comprato 3 anni fa: vedrà che sberla ha preso. Oppure provi a chiedere un prestito. Lo spread fa piangere più delle manovre di Monti: impoverisce le famiglie e strangola le imprese. Ma per andare a spread zero non basta Draghi. Ci vuole un Paese serio. Questo devono capire ABCV, cioè Alfano, Bersani, Casini e ora anche Vendola».

Anche noi dovremo chiedere aiuto al fondo salva Stati?
«Assolutamente no. Non siamo la Spagna. Sarebbe una perdita di sovranità, andremmo in amministrazione controllata».

Olivia Posani