ROMA
«CALIGOLA»,
imperatore del caldo degno di questa pazza estate, si fa annunciare dalle previsioni dei meteorologi su un post Ferragosto in graticola nonostante le piogge sparse di ieri, dopo che i mesi di giugno e luglio hanno toccato in Italia «temperature bollenti con valori superiori di due gradi rispetto alla media con pesanti effetti sulla vita delle persone, sugli animali e sulla natura».
Lo afferma la Coldiretti nel suo secondo grido di dolore stagionale, sottolineando che «l’arrivo del sesto potente anticiclone dell’estate avviene dopo che luglio si è chiuso con 1,94 gradi in più rispetto alla media, classificandosi al sesto posto tra i più caldi da oltre due secoli, mentre giugno con +2,6 gradi si era classificato al terzo posto». Le regioni più bollenti «sono quelle del centro Italia — precisa l’organizzazione degli agricoltori — dove il termometro nei due mesi considerati ha fatto registrare valori superiori di oltre 3 gradi alla media del periodo di riferimento 1971-2000; quasi il raddoppio (+93%) rispetto allo scorso anno del numero di incendi scoppiati, con 4.700 roghi segnalati alla fine di luglio dalla Forestale, ma anche un crollo dei raccolti nazionali con perdite per l’agricoltura stimate ormai ad un miliardo di euro».
Secondo Antonio Sanò, direttore del portale www.ILMeteo.it, «Caligola infiammerà l’Italia per almeno 8-10 giorni da nord a sud e i giorni più caldi saranno a ridosso di domenica 19, quando spingerà con forza aria calda dall’entroterra marocchino e tunisino». «Il caldo intenso — aggiunge Sanò — durerà anche la settimana successiva, fino al 25: si raggiungeranno i 39° a Bologna, Firenze, Roma, e punte di 41° al Sud, Sicilia e Sardegna».

E DIRE



che ieri le piogge e i temporali sulla Puglia, su Alpi e Appennini, sulle zone interne del centro, ma anche su Piemonte e Lombardia, nella capitale hanno fatto scattare una vera e propria emergenza. Un violento nubifragio nel pomeriggio ha colpito in particolare la zona centro-nord della città. Tanti i disagi: sulla Cassia, all’altezza del nodo consolare de La Storta, un albero è caduto e, sempre nello stesso tratto a intenso scorrimento, si sono verificati allagamenti della carreggiata, con acqua alta fino a mezzo metro. Alberi e grossi rami abbattuti, tombini saltati e circolazione deviata a causa del maltempo anche in direzione sud-ovest, dalla zona di Decima e fino a Fiumicino, sul litorale in cui sorge l’aeroporto internazionale.
b. rug.