Luca Guazzoni
Milano
DE JONG SÌ,

Kakà vicino al no. Con una flebile speranza che resta. Ieri pomeriggio (ore 18.11) è arrivato l’ok da parte del Manchester City per la cessione del centrocampista olandese. Merito dell’agente Fifa Giuseppe Riso — un ragazzo diventato intermediario assai gradito a Milanello — e di Ariedo Braida che con un blitz volante nella città inglese hanno convinto i Citizens ad accettare i 4 milioni offerti dal Diavolo per il cartellino del giocatore. Un bello sconto sul prezzo dopo che fino a mercoledì sera il club dello sceicco Mansour non sembrava disposto a scendere sotto i 9 milioni. Tuttavia le dinamiche economiche e di amicizia affaristica hanno preso il sopravvento. Perchè Roberto Mancini aveva bisogno di rientrare nella spesa fatta poco prima per Maicon — intrecci di mercato tra le milanesi — e di liberare uno spazio a centrocampo per l’imminente acquisto di Javi Garcia (Benfica). E perchè, non va mai dimenticato, lo sceicco Mansour bin Zayed Al Nahyan — padre-padrone del club — è un importante azionista Mediaset. Il centrocampista — sbarcato al tramonto a Linate con un charter privato dopo aver atteso per ore in aeroporto il nullaosta — ha trovato l’intesa con facilità, già in mattinata: un contratto triennale da 3 milioni (più i consueti bonus legati alle vittorie e alle presenze).
TERZO COLPO
— dopo Niang e Bojan — in quattro giorni nella ’zona Galliani’ che oggi cercherà di chiudere il cerchio con il botto. Per riportare a Milano Ricardo Izecson dos Santos Leite, meglio conosciuto come Kakà. Resta una pista complicata, difficile da percorrere. Soprattutto perchè avanza davvero poco tempo per affinare l’operazione con il mercato italiano che in entrata chiude alle 19 e non alla mezzanotte. Ma nulla vieta a Galliani di sognare una scena ’alla Preziosi’ — i più attenti si ricorderanno una busta lanciata allo scadere per tesserare Diego Milito il 31 agosto del 2008 —. Sfruttando la volontà comune: di Kakà di lasciare Madrid, del Milan di ricongiungersi romanticamente con il proprio bambino d’oro e del Real di liberarsi di un giocatore costoso e fuori dal progetto. L’assist — l’ennesimo di una lunga serie — lo ha fornito ancora Ricky che mercoledì sera (convocato da Mourinho ma spedito in tribuna) non si è presentato alla foto ufficiale per la conquista della Supercoppa Spagnola. Un gesto che non è piaciuto, manco a dirlo, all’intransigente vate di Setùbal che ieri avrebbe sgridato telefonicamente Kakà e rimproverato di scarsa professionalità. E poco o nulla cambia se il nuovo acquisto Bojan ha scelto la maglia numero 22 — quella lasciata libera da Nocerino proprio per il fantasista brasiliano —. Perchè se non sarà oggi, sarà a gennaio. Con buona pace di tutti. Questo matrimonio s’ha da fare.