Milano, 1 settembre 2012 - La salma del cardinale Carlo Maria Martini è stata portata in piazza Duomo a Milano, dove, all’interno della cattedrale, è stata allestita la camera ardente. Ad accogliere la salma una piazza affollata, con il sole che si affaccia tra le nuvole, dopo una mattina di pioggia. Sul sagrato l’arcivescovo di Milano Angelo Scola, il Consiglio episcopale e il Capitolo della Cattedrale. Tra le istituzioni l’assessore Bruno Tabacci e il sindaco d’agosto Cristina Tajani.

Una preghiera semplice, come il cardinale Carlo Maria Martini avrebbe voluto, introdotta e presieduta dall’arcivescovo di Milano Angelo Scola, ha salutato il presule, la cui salma è stata posta di fronte all’altare maggiore, prima che i milanesi potessero rendergli omaggio. "Il raccoglimento - ha detto Scola - prevalga su ogni altro intendimento, così che nascerà una più solida pace e una più vivida amicizia". L’arcivescovo di Milano ha voluto sottolineare con forza questo auspicio e invito al raccoglimento "di fronte al mistero della morte, nella sua drammaticità e nella certezza della resurrezione".

Al termine della preghiera le porte del Duomo sono state aperte e così è potuto cominciare l’afflusso dei milanesi, credenti e non, che in queste ora stanno rendendo l’ultimo omaggio a Carlo Maria Martini. E’ un flusso costante di fedeli che, senza soluzione di continuità, fa ingresso nella cattedrale del Duomo, ordinatamente percorre la navata centrale e si sofferma a pregare davanti alle spoglie del cardinale. Giovani, adulti e anziani, insieme si avvicinano al feretro, si inginocchiano e rendono l’ultimo saluto al cardinale.

La salma resterà in Duomo fino a lunedì, quando, alle 16, verranno celebrate le esequie funebri. Al momento, a quanto si apprende, tra le istituzioni che presenzieranno ai funerali ci saranno il premier Mario Monti, il sindaco Giuliano Pisapia e il presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni.