Giovanni Serafini

PARIGI, 19 settembre 2012 - IL TRIBUNALE di Nanterre ha deciso: il settimanale Closer non potrà «diffondere o cedere» in alcun modo e su nessun supporto — in particolare su tablet — le foto senza veli della duchessa di Cambridge e di suo marito che le spalma l’olio solare sulla schiena. Non basta: i negativi originali dovranno essere consegnati entro ventiquattr’ore a William e Kate. La casa editrice Mondadori-France è condannata a versare 2mila euro per le spese legali, ma soprattutto, per ogni eventuale nuova diffusione o cessione delle immagini proibite, dovrà pagare un’ammenda di 10 mila euro. Infine, dovrà sborsare altri 10mila euro per ogni giorno di ritardo nella consegna dei cliché originali alla famiglia reale.

È UNA SENTENZA
severa, che conferma l’intransigenza francese in materia di attentato alla privacy. Ma, al tempo stesso, il verdetto, secondo alcuni giuristi transalpini, pare viziato da qualche contraddizione. Primo esempio: i giudici non hanno ordinato il sequestro delle copie incriminate; ‘Closer’ può dunque restare in edicola, ma al tempo stesso non ha il diritto di diffondere le foto. «La cosa non è chiara», scrive sul sito del Figaro l’avvocato Christophe Bigot, specialista in processi per diffamazione: «Forse il giudice ritiene scontato che si provveda a sopprimere le copie giacenti, ma non lo ha detto esplicitamente. La situazione è delicata: al limite, la casa editrice rischia 10mila euro di ammenda per ogni nuova copia venduta. Gli ufficiali giudiziari sarebbero costretti a passare in rassegna tutte le edicole di Francia. La somma da pagare risulterebbe vertiginosa».

SECONDO esempio di scarsa chiarezza: Closer è tenuto a consegnare immediatamente i negativi originali delle foto scattate in Provenza nella villa del cugino di William. Il problema però — replica l’avvocato difensore di Mondadori-France, Delphine Pando — è che il settimanale non possiede il copyright delle fotografie: le ha comprate (con un’esclusiva limitata ad una settimana) da un’agenzia, la quale le aveva acquistate a sua volta da un fotografo. «Al massimo — commenta la Pando — Mondadori potrà consegnare a Buckingam Palace una chiavetta USB con le immagini richieste. Ma non servirà a niente, perchè ci saranno sicuramente altre chiavette in circolazione». Ieri per precauzione la direzione del settimanale ha annullato la possibilità di scaricare le foto verso supporti informatici, che si tratti di tablet o Pc. Non ha ancora deciso invece se ritirare le copie dagli edicolanti.
Il Duca e la Duchessa di Cambridge — alias William Arthur Philip Louis Mountbatten Windsor et Catherine Elizabeth Middleton, come da protocollo — hanno espresso soddisfazione per la decisione del tribunale di Nanterre; soddisfazione senza dubbio accresciuta dal fatto che i due stanno trascorrendo vacanze di lusso visitando gli atolli di Tuvalu, nell’arcipelago polinesiano. Mondadori-France non ha espresso commenti ufficiali: si è limitata a chiedere alla Corte alcuni chiarimenti.