ROMA
IN SERATA,
di fronte ai microfoni di Lilli Gruber, è esplicito forse ancora di più rispetto a quanto aveva detto nel pomeriggio, a caldo, dopo l’«offerta» di Alfano: «Il futuro del centrodestra — ha spiegato in tv Pier Ferdinando Casini — è ancora Monti. Poi se alle elezioni gli italiani diranno che Nichi Vendola merita il 51 per cento allora lo accetteremo. Solo in Italia siamo contrari alle grandi coalizioni, ma è chiaro se ci sarà ancora in campo Berlusconi non aiuterà la composizione di una grande coalizione». Freno tutto sommato tirato quindi rispetto alla proposta lanciata da Alfano di «unire i moderati». Come già aveva detto due ore prima. Sempre Casini: «Sono pronto alle sfide ma non agli inganni, e poi siamo abituati alle giravolte e agli stop and go di Berlusconi. Comunque vedremo se è vero».
Il leader Udc, poi, rilancia Montezemolo: «Io lavoro per unire i moderati, chi mi critica ha ‘licenza di uccidere’, ma io non rispondo. Montezemolo è una risorsa per il Paese se vuole dare una mano per me è importante».
Il pressing da parte del Pdl verso l’Udc è partito, e tutti i «colonnelli» berlusconiani assecondano il segretario. Pare quasi che ci sia una strategia per far restare «Pier» con il cerino in mano, e alla fine poter dire «abbiamo fatto di tutto per convincerlo».

CI PENSA



Cicchitto, per primo: «Evidentemente Alfano ha colpito nel segno se Enrico Letta si assume addirittura il ruolo di don Rodrigo. Ci auguriamo che Casini non faccia quello di don Abbondio», dice il capogruppo alla Camera, subito seguito dal proprio vice, Osvaldo Napoli: «Niente più alibi per Casini. Il suo sguardo a sinistra rischia di trasformarsi in un torcicollo politico: l’uscita di Berlusconi costringe tutti a rimeditare strategie e collocazioni». Per rafforzare la strategia arriva anche Maurizio Lupi: «La disponibilità del presidente Berlusconi a fare un passo indietro pur di permettere all’area moderata di unirsi potrebbe fermare la frammentazione del centro destra a cui stiamo assistendo. Non roviniamo questa grande opportunità».