PIÙ SPIETATI della Mano Nera. Più letali dei Navy Seals. Per fortuna, però, i geniali strateghi di Roma e Bruxelles hanno messo a punto un piano infallibile per fermarli. E così, arginare la feroce armata dei 300 scoiattoli grigi che, secondo il ministro dell’Agricoltura, «imperversa» (letterale) nei parchi di Nervi, un quartiere di Genova, ci costerà ‘solo’ due milioni di euro. La campagna senza se e senza ma contro i pericolosi Cip e Ciop liguri è partita nel 2010 e si concluderà tra due anni. La buona notizia, in tempi di crisi, è che la metà dei fondi arriva dall’Europa. Quella cattiva, secondo la risposta data dal ministro Mario Catania all’interrogazione presentata dai senatori Valerio Carrara ed Elio Massimo Palmizio, è che il restante 50 per cento è stanziato dal ministero dell’Ambiente e dalle Regioni Liguria, Lombardia e Piemonte. Quella pessima è che si tratta sempre e comunque di soldi pubblici.
I roditori che stanno terrorizzando Genova sono arrivati in Italia dal Nord America nel 1948. «Sono estremamente pericolosi dal punto di vista ecologico — afferma Catania — in quanto causa dell’estinzione dello scoiattolo comune autoctono in Europa», ovvero quello rosso. Come se non bastasse, il ministero sospetta che i perfidi invasori siano in possesso di armi batteriologiche. «Questa specie — si legge — causa danni alla vegetazione boschiva ed è probabile vettore di agenti patogeni».

LA UE


nel 2007 ci ha intimato di fermare una volta per tutte i 300 roditori. L’Italia ha perso tempo e per questo è stata aperta una procedura nei nostri confronti. Ma grazie ai due milioni di euro messi sul piatto dal contribuente, sarà finalmente possibile «rimuovere gli scoiattoli grigi da Genova Nervi, prevedendo la loro sterilizzazione e il mantenimento presso centri abilitati», in cui saranno assicurate agli irriducibili mammiferi «le migliori condizioni possibili». I nostri soldi, per fortuna, hanno almeno evitato il carcere duro ai Cip e Ciop arrivati dagli Usa.
Luca Bolognini