ROMA
GLI ITALIANI vanno in pensione più tardi e i numeri lo confermano: nei primi 9 mesi dellanno le nuove pensioni erogate sono crollate del 35,5% rispetto allo stesso periodo del 2013. E non è ancora leffetto della riforma Fornero. A frenare la corsa alle pensioni è piuttosto il combinato delle norme sullo scalino, introdotte dal ministro del governo di centrosinistra Cesare Damiano per sostituire lo scalone del predecessore Maroni, e della finestra mobile prevista dalla riforma del ministro di centrodestra, Maurizio Sacconi.
«I NUMERI confermano che il sistema è in sicurezza. Le riforme fatte stanno dispiegando i loro effetti con risultati positivi sulla finanza pubblica», è la lettura del presidente Inps, Antonio Mastrapasqua. Lex ministro Cesare Damiano (Pd) chiede di utilizzare i risparmi per coprire gli esodati. E nella controversa gara sui requisiti pensionistici, lItalia supererà a breve il modello Germania: «Penso che lanno prossimo dice Mastrapasqua raggiungeremo e supereremo la Germania». Fino a oggi, in Italia letà media di pensionamento è stata di 61,3 anni, mentre quella dei tedeschi è di 61,7 anni e quella dei francesi di 59,3 anni.
IL CROLLO è deciso: tra gennaio e settembre i nuovi assegni liquidati dallInps, compresi quelli dellex Inpdap, sono stati 199.555 contro i 309.468 dello stesso periodo del 2011. Il dato, che tiene conto delle pensioni Inpdap incorporato nellInps, è il risultato soprattutto dellintroduzione nel 2011 della finestra mobile (12 mesi di attesa per i dipendenti, 18 per gli autonomi una volta raggiunti i requisiti) e dello scalino previsto dalla precedente riforma, per la pensione di anzianità nel 2011, con le quote. Dallanno prossimo si esaurirà la maggior parte delle uscite di coloro che ancora possono andare in pensione con le vecchie regole e si comincerà a sentire leffetto della riforma Fornero.
GLI ITALIANI vanno in pensione più tardi e i numeri lo confermano: nei primi 9 mesi dellanno le nuove pensioni erogate sono crollate del 35,5% rispetto allo stesso periodo del 2013. E non è ancora leffetto della riforma Fornero. A frenare la corsa alle pensioni è piuttosto il combinato delle norme sullo scalino, introdotte dal ministro del governo di centrosinistra Cesare Damiano per sostituire lo scalone del predecessore Maroni, e della finestra mobile prevista dalla riforma del ministro di centrodestra, Maurizio Sacconi.
«I NUMERI confermano che il sistema è in sicurezza. Le riforme fatte stanno dispiegando i loro effetti con risultati positivi sulla finanza pubblica», è la lettura del presidente Inps, Antonio Mastrapasqua. Lex ministro Cesare Damiano (Pd) chiede di utilizzare i risparmi per coprire gli esodati. E nella controversa gara sui requisiti pensionistici, lItalia supererà a breve il modello Germania: «Penso che lanno prossimo dice Mastrapasqua raggiungeremo e supereremo la Germania». Fino a oggi, in Italia letà media di pensionamento è stata di 61,3 anni, mentre quella dei tedeschi è di 61,7 anni e quella dei francesi di 59,3 anni.
IL CROLLO è deciso: tra gennaio e settembre i nuovi assegni liquidati dallInps, compresi quelli dellex Inpdap, sono stati 199.555 contro i 309.468 dello stesso periodo del 2011. Il dato, che tiene conto delle pensioni Inpdap incorporato nellInps, è il risultato soprattutto dellintroduzione nel 2011 della finestra mobile (12 mesi di attesa per i dipendenti, 18 per gli autonomi una volta raggiunti i requisiti) e dello scalino previsto dalla precedente riforma, per la pensione di anzianità nel 2011, con le quote. Dallanno prossimo si esaurirà la maggior parte delle uscite di coloro che ancora possono andare in pensione con le vecchie regole e si comincerà a sentire leffetto della riforma Fornero.
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