Roma, 5 novembre 2012 - Infuriato per gli attacchi che, a suo dire, sono stati scagliati contro l'Idv, {{WIKILINK}}Antonio Di Pietro {{/WIKILINK}}continua a contrattaccare e a parlare, seppur per negarlo, di un possibile accordo con il Movimento 5 stelle di {{WIKILINK}}Beppe Grillo{{/WIKILINK}}. Ma intanto continua ad avere a che fare con i dissidi interni al partito.

ACCOLTELLATI - “L’Idv è stata accoltellata alla schiena e questo è un gioco sporco che in politica non deve avvenire, ma ciò non vuol dire che dobbiamo arrenderci, bensì che dobbiamo reagire con più determinazione di prima”. Antonio Di Pietro non intende sciogliere il suo partito, promette battaglia legale contro chi cerca di legittimarlo. E in una intervista a La Repubblica spiega che “nel sistema attuale ci sono formazioni che non vedono l’ora di liberarsi dell’Idv. Dentro il Pd ci sono due gruppi, uno dei quali vuole accordarsi con l’Udc di Casini e mandare a monte il progetto riformista. E’ chiaro che con l’Idv dentro la coalizione il gioco fallirebbe”.

Quanto a Beppe Grillo e all’ipotesi di un accordo elettorale con M5s, “io e lui non ne abbiamo mai parlato. E soprattutto perché il progetto politico dell’Idv è in primo luogo quello di ricostruire l’alleanza programmatica di centrosinistra che ha come base la foto di Vasto”.

“Sono vent’anni che cercano di delegittimarmi e calunniarmi inventando accuse che non hanno né capo né coda. Mi sono sempre difeso nell’unico posto dov’è possibile farlo, nelle aule dei tribunali, non solo dimostrando la correttezza dei miei comportamenti, ma ottenendo la condanna dei miei diffamatori”.

"VIA IL NOME DAL SIMBOLO" - Nessuna soppressione dell’Idv, nessun nuovo partito, ma "una fase di rilancio, un rinnovato rapporto fiduciario con gli elettori", che non si limita alla semplice modifica del simbolo. Antonio Di Pietro lo spiega parlando con i giornalisti oggi a Falconara Marittima. Il leader dell’Idv ha però rifiutato di rispondere alle domande sullo stato dei rapporti con il capogruppo alla Camera Massimo Donadi. "Il nuovo partito si chiama Italia dei Valori - ha spiegato -, come simbolo ha un gabbiano e stiamo lavorando per togliere il nome Di Pietro perché deve diventare più grande, più impersonale, più determinato a portare avanti la battaglia per la legalità e la solidarietà. Io ne sarò il portavoce, il primo rappresentante finché starò in piedi e finché i cittadini e gli elettori lo vorranno"’.

DONADI SI DIMETTE - Nella bufera, si aggiungono le dimissioni di Massimo Donadi da capogruppo dell'Italia dei Valori alla Camera. Il deputato assicura di aver compiuto la scelta "con serenità e convinzione affinché nella riunione dei gruppi parlamentari nessuno possa usare strumentalmente questo tema per eludere l’unico confronto veramente dirimente, quello - sottolinea - sulla rottamazione di Idv che Di Pietro sta scientemente portando avanti”.

STAFFILATA DE MAGISTRIS - “Beppe Grillo premier? E’ più facile che il Napoli vinca lo scudetto”: Luigi De Magistris, sindaco di Napoli, oggi al programma di Radio2 ‘Un Giorno da Pecora’ ha risposto così alla domanda dei conduttori Sabelli Fioretti e Lauro. Grillo è di destra o di sinistra? “Sembrerebbe più di sinistra da quello che dice”, ha spiegato De Magistris.

FORMISANO: NO A GRILLO  - No a Grillo e porte aperte a una nuova alleanza di centrosinistra con il Pd. “Io - ha sottolineato il parlamentare Idv Nello Formisano a Tgcom 24 Mediaset - sono tra chi critica una linea politica diversa da quella che abbiamo deciso essere la linea dell`Idv. L`Idv è nel centrosinistra, esiste nella misura in cui esiste il centrosinistra ma è il quid pluris. Dovremmo essere quel partito che nel centrosinistra ha quel qualcosa in più che fa diventare interessante il nostro contributo alla costruzione del centrosinistra. Grillo? Sono molto rispettoso nei suoi confronti ma non va bene un`alleanza con lui perché per governare il paese serve un`alleanza e la nostra non può che essere nel centrosinistra, perché ne condividiamo i valori. La distanza che oggi c`è tra Idv e Pd non è solo colpa del Pd”.

Quanto al giudizio su Antonio Di Pietro, “non penso  che sia un corrotto - ha detto Formisano - credo che farebbe bene ad avere a mente che le scelte collettive in genere vedono meglio delle scelte individuali e dovrebbe applicare questo modo di ragionare nell`Idv. Omicidio politico? No. In politica ognuno vive e prende consensi sulla base delle proposte che fa”.

VENDOLA: POPULISMO FABBRICA VELENI - {{WIKILINK}}Nichi Vendola {{/WIKILINK}}‘saluta’ Antonio Di Pietro, dopo la scelta del leader Idv di collaborare con Grillo. “Il populismo - dice Vendola - non può essere una risposta ai problemi del Paese. Non risponde a una crisi così drammatica, nella storia il populismo ha sempre seminato veleni, è una fabbrica di veleni. Mi spiace molto se Antonio Di Pietro prende la scorciatoia dell’ esercizio della demagogia. Noi stiamo lavorando alla democrazia. E’ diverso”.

BERSANI: NON L'HO REGALATO - “Non ho regalato nessuno”, semmai è Idv che ha fatto la sua scelta. Lo ha detto Pierluigi Bersani rispondendo al forum de Lastampa.it a chi ritiene che il Pd abbia ‘regalato’ Idv a Grillo. “Invito a riflettere su cosa è successo dopo l’arrivo del governo Monti: Idv ha compiuto una scelta di avvicinamento a posizioni radicali e di ostilità verso il Pd. Era latente una scelta politica: mettersi prossimi a queste posizioni che possiamo definire vicine a Grillo. Dall’altro lato il Pd - continua Bersani - ha detto ‘non possiamo raccontare unità e consegnare divisioni’. Chi vuole caricarsi responsabilità di governo ne accetta le condizioni, non possiamo far finta di andar d’accordo quando litighiamo. Idv ha fatto la sua scelta”.