Silvia Mastrantonio
ROMA
LE POLEMICHE

non mancano ma il ministro dell’Istruzione Maria Chiara Carrozza rivendica: «Le tracce della prima prova dell’esame di maturità erano fattibili. Sono preparate da esperti che conoscono i programmi. Comunque io le ho scelte e me ne assumo la responsabilità». E dire che qualche strale se lo è attirato, il ministro, visto che molti studenti, e anche molti professori, sono rimasti basiti quando è stato aperto il plico telematico. Nessuno si aspettava che l’analisi del testo riguardasse non l’Ungaretti pronosticato, ma Claudio Magris. Alla fine, e i dati sono del Miur, la traccia più gettonata è stata quella del saggio breve di ambito tecnico-scientifico. «La ricerca scommette sul cervello» è stata scelta dal 21,8% degli studenti.

AL SECONDO POSTO,

il tema di ambito artistico-letterario «Individuo e società di massa», svolto dal 20,3% dei candidati. Terza la traccia di ambito socio-economico «Stato, mercato e democrazia» (16,3%). A seguire l’analisi del testo, dell’autore Claudio Magris, con «L’ infinito viaggiare» (15,3%); seguono il tema storico-politico «Gli omicidi politici» (14,0%), quello carattere generale «La rete della vita» (11,0%); e, fanalino di coda, il tema di argomento storico sui Paesi emergenti, Brics (1,3%).

POTEVA

andare peggio, si lascia andare qualcuno. Alla fine delle sei ore concesse per il tema, gli studenti si sono mostrati prostrati. Soprattutto per il caldo che non ha dato tregua. Perché l’afa, certo, non aiuta a raccogliere le idee e oggi i maturandi, 491.491 in tutta Italia, dovranno affrontare il secondo scritto diverso per ogni ordine di studi. Al classico, ad esempio, la versione di Latino mentre allo Scientifico il temutissimo compito di matematica.
Così, senza soluzione di continuità, i ragazzi non erano ancora usciti dalle scuole che è ripreso il tam tam della Rete sulle anticipazioni relative alla versione. Un sondaggio di Skuola.net rivela che, per i maturandi del classico, l’autore più probabile è Cicerone. Lo segue a ruota Tacito, guardato a distanza da Quintiliano e Livio. In pochi ipotizzano altro anche se gli esperti del Ministero di viale Trastevere non cessano di stupire. Archiviato il secondo scritto, lunedì 24 toccherà al temutissimo ‘quizzone’, preparato dalle singole commissioni.
Ma gli echi di quelle tracce inaspettate dureranno per giorni. Franco Ferrarotti ha giudicato «suggestivo e bellissimo» il testo sulla vita ma l’ha pure definito «molto complesso». Per Pier Luigi Celli, direttore generale della Luiss, «Le tracce esprimono una visione culturale di grande dignità».


Silvia Mastrantonio