Roma, 22 giugno 2013 - IL GRANDE Fratello dei conti correnti entra in funzione lunedì. Si chiama Sid, acronimo che sta per sistema interscambio dati. E permetterà all’Agenzia delle entrate di saltare uno degli ultimi steccati rimasti a tutela della privacy dei contribuenti, entrando in banca e monitorando i movimenti dei clienti. Dai conti titoli alle carte di credito, passando per gli acquisti di oro, sarà tutto sotto osservazione.

L’ANNUNCIO è arrivato direttamente dal direttore dell’amministrazione fiscale, Attilio Befera, che ne ha parlato ieri nel corso di un convegno a Rimini. «Il garante della privacy — ha spiegato — ci ha detto che per poter acquisire i dati dei conti dei cittadini italiani, quei dati che riguardano la movimentazione e i saldi di inizio e fine anno, occorreva creare un sistema di interscambio autonomo rispetto a quelli attuali». L’Autorità temeva che la concentrazione di tutti questi dati in capo a un solo soggetto creasse pericoli per la sicurezza dei cittadini. Per questo è stato necessario preparare uno strumento molto sicuro, sia per la trasmissione dei dati che per la loro conservazione.

IL SID è separato da tutti gli altri meccanismi di interscambio di dati dell’Agenzia delle entrate. Secondo le parole di Befera, è «un’infrastruttura del tipo ‘application to application’ senza intervento di personale umano». Quindi, impermeabile a interventi esterni. Dopo un lungo lavoro, il Grande Fratello è in rampa di lancio. «Da lunedì noi siamo in grado di acquisire le informazioni che ci perverranno dagli operatori finanziari».

NEL DETTAGLIO, vediamo come funziona il sistema. Non saranno monitorate le singole operazioni, ma alcuni dati macro. Facendo un esempio pratico, entro il 20 aprile di ogni anno, a regime, ciascuna banca dovrà inviare al Sid per tutti i suoi conti correnti quattro numeri, riferiti all’anno precedente: il saldo contabile di inizio anno (primo gennaio), il saldo di fine anno (31 dicembre), il totale degli accrediti effettuati nell’anno e il totale degli addebiti effettuati nell’anno.

NON SOLO: saranno monitorati anche altri elementi, come le carte di credito, le cassette di sicurezza e i conti titoli. Questi dati saranno incrociati con le dichiarazioni dei redditi, per verificare scostamenti macroscopici. E, come avviene per il redditometro, saranno usati per creare liste selettive di contribuenti a maggior rischio di evasione, da sottoporre ad accertamenti più approfonditi. Prima di andare a regime, però, si guarderà al passato: i controlli saranno effettuati a partire dal 2011 i cui dati verranno inviati entro il 31 ottobre 2013. Quelli relativi all’anno 2012 andranno, invece, inviati entro il 31 marzo 2014.

 

di Matteo Palo