Rio de Janeiro, 24 luglio 2013 - Papa Francesco, in Brasile per le Giornate mondiali della gioventù, ha lasciato Rio de Janeiro ed  è in viaggio per il Santuario di Aparecida (7 milioni di pellegrini all'anno), nello Stato di San Paolo, dove sotto una pioggia battente migliaia di persone, a dispetto di un meteo inclemente e di temperature eccezionalmente fredde a queste latitutidini (da 5 a 10 gradi), hanno atteso l'arrivo del Pontefice.

AEREO PIU' ELICOTTERO - Il maltempo ha parzialmente modificato il programma papale. Uscito dal residence dell'Assunzione di Sumarè, il corteo papale (bloccatosi lunedì per un errore dell'autista con evidenti polemiche sulla sicurezza) stamattina ha vissuto un altro fuori programma: un gruppo di capre, che ha bloccato il passaggio all'uscita dalla residenza papale, a Sumarè, collina di circa 700 metri di altitudine in piena Foresta da Tijuca. Gli animali, una ventina, hanno invaso tutta la corsia della Estrada do Sumarè, una via in discesa che la papamobile ha dovuto percorrere per raggiungere l'aeroporto cittadino. Alcuni addetti alla sicurezza sono dovuti scendere dalle auto per allontanare le capre dalla sede stradale e far proseguire il corteo di macchine.

CAMBIO DI PROGRAMMA - Il Papa con la valigia (vedi foto della partenza dall'Italia) non ha effettuato il trasferimento in elicottero, bensì in aereo, destinazione San Josè dos Campos, 70 km da Aparecida. Solo qui, una volta atterrato, alle 14.30 ora italiana, Papa Francesco è salito sull'elicottero che lo ha fatto atterrare pochi minuti dopo le 15 ad Aparecida, la Lourdes sudamericana, sede del santuario di Maria Vergine scelto come luogo di preghiera e incontro coi fedeli nel terzo giorno della sua visita in Brasile, la prima di un papa sudamericano.

SUBITO IN PREGHIERA - Subito dopo essere sceso dall'elicottero che lo ha portato ad Aparecida, il Papa è salito su una jeep bianca che lo ha lentamente portato verso il santuario. Lungo un percorso transennato, Jorge Bergoglio ha salutato i fedeli, molti dei quali hanno passato la notte fuori dall' ingresso del santuario nonostante il freddo intenso di queste ore. Tra i tanti ombrelli spuntano soprattutto le bandiere di molti paesi latinoamericani (Brasile, Argentina, Messico, Venezuela, Bolivia). Ma ci sono anche i colori italiani, francesi e americani. Al suo arrivo, Bergoglio è stato accolto dal dal vescovo di Aparecida e presidente della conferenza dei episcopale del Brasile, Raymundo Damasceno. Portato nella sala dei 12 Apostoli, il Papa si è subito raccolto in preghiera dinanzi all'immagine della Vergine di Aparecida. Poi si è avvicinato all'immagine di Nostra Signora di Aparecida, tendendo la mano per toccarne il vetro di protezione.

LA MESSA - All'inizio della celebrazione solenne, il cardinale Damasceno dona al Papa una riproduzione lignea dell'immagine di Nossa Senhora Aparecida, scolpita da un artista locale. "Il colore nero dell`immagine, Santo Padre, secondo gli studiosi, è probabilmente il risultato del fango del fiume e del fumo delle candele. Ma è stato anche interpretato come un riferimento alle sofferenze dei poveri e degli esclusi, specialmente del popolo nero, nel corso della storia del Brasile. Vederlo nel volto della Madre Immacolata di Nostro Signore risveglia continuamente la nostra Chiesa affinché s'impegni con i poveri, e sia a sua volta povera, per evangelizzare. Così, libera, può servire Nostro Signore e il suo Vangelo".

L'APPELLO - Continua Damasceno: "Per mezzo dell`immagine che le sarà donata, Santità, chiedo a Nostra Signora, a nome del popolo brasiliano, di accompagnare e di benedire il suo ministero. Ma desideriamo anche che il pensiero, l'affetto, e soprattutto le preghiere del Papa, accompagnino la grande nazione brasiliana, affinché, giusta e fraterna, cresca nella pace. E accompagnino la Chiesa in Brasile, cosicché,
fedele alla sua missione di annunciare il Vangelo e di testimoniarlo ogni giorno, onori sempre la sua storia di fede, e avanzi, in mezzo alle sfide presenti, confidando nella presenza e nella protezione divina e nella materna intercessione di Nossa Senhora Aparecida, Regina e Patrona del Brasile". Subito dopo il Papa ha cominciato la sua potente omelia, tutti incentrata sulla necessità di trasmettere "valori" ai giovani, i veri protagonisti di queste Giornate Mondiali della Gioventù. 

SUMMIT SICUREZZA - Intanto stamattina, in un summit tenutosi a Sumarè tra autorità brasiliane e vaticane, è stato deciso che nella visita all'ospedale San Francesco d'Assisi il Pontefice non utilizzerà la jeep scoperta. Ne ha dato notizia il portavoce vaticano, padre Federico Lombardi, precisando che "per la parte brasiliana, erano presenti anche due ministri: Carvalho della Presidenza e Cardoso della Giustizia, mentre per quella vaticana c'erano il nunzio apostolico D'Aniello, il comandante della Gendarmeria Giani e l'organizzatore dei viaggi papali Gasbarri". 

CALMA VATICANA - L'incremento delle misure di sicurezza sarà limitato alla visita in ospedale, mentre negli altri appuntamenti delle Gmg il Papa - sempre deciso ad avere un contatto anche fisico con i fedeli - continuerà ad usare la jeep scoperta. Padre Federico Lombardi ha tenuto a precisare che incontri di questo tipo sono la norma quando il Papa è all'estero e che le decisioni prese nono sono state influenzate da quanto accaduto lunedì, quando per un errore dell'autista la jeep del Papa si è trovata improvvisamente imbottigliata nel traffico con evidente diminuzione dei livelli di sicurezza.  Quanto agli uomini della scorta brasiliana, Lombardi ha detto che non crede "sia aumentate di numero" e che in tutti i trasferimenti la vettura del Papa resta affidata "a un autista brasiliano, com'è logico che sia".

'NESSUN PROBLEMA' - "Mio fratello non è per nulla preoccupato per la sua sicurezza durante questo suo viaggio". A chiudere la disputa sulle falle della rete di sicurezza che il governo brasiliano ha steso intorno a Papa Bergoglio, e vistosamente apparsa inadeguata il giorno del suo arrivo, è stata la sorella del Pontefice. Intervistata dalle maggiori media brasiliane, Maria Elena Borgoglio ha detto che il suo congiunto l'ha rassicurata con una telefonata, è tranquillo e che comunque, anche da arcivescovo, amava andare da solo e senza scorte anche dentro le favelas più pericolose. Maria Elena si riferiva al lungo soggiorno che Jorge Bergoglio aveva trascorso in Brasile, Paese che conosce benissimo, quando nel 2007 fu uno dei protagonisti dell'assemblea dell'episcopato latino americano ad Aparecida. "In un Paese di 'forze speciali, con il suo calmo sorriso il Papa ha insegnato che le strade sono di tutti e perciò, nel percorrerle, nessuno deve sentirsi in pericolo pericolo", ha commentato l'arcivescovo di Rio De Janeiro, Joao Orani Tempesta.

AFFLUSO CONTINUO - E mentre il Papa vola ad Aparecida, nel santuario mariano più importante di tutto il Sudamerica, a Rio continuano ad arrivare migliaia di giovani, pronti ad unirsi ai 500.000 (fonte: i media brasiliani - 350.000 secondo la polizia), che ieri sulla spiaggia di Copacabana  anno festeggiato l'arrivo del Pontefice rimasto a Sumarè a riposarsi.

PROVA GENERALE - La messa, presieduta dall’arcivescovo Orani Tempesta, è stata concelebrata da 250 presuli di tutto e preceduta da performance artistiche e grande musica alternata a momenti di preghiera. “Si tratta di un luogo che è il simbolo della città; tutti sanno cosa significa Copacabana per Rio de Janeiro in termini d’identita’, e ha anche il nome di Nostra Signora”, ha detto l’arcivescovo. 

PREGHIERA E IMPEGNO - “Nei prossimi giorni questa città - ha sottolineato il cardinale Stanislao Rylko, presidente del Pontificio Consiglio per i laici - sarà la capitale della gioventù cattolica convenuta qui dagli angoli più remoti del pianeta.  E così mentre Papa Francesco celebrerà messa ad Aparecida,  i ragazzi del Gmg - divisi in 273 luoghi diversi della città - ascolteranno le catechesi dei loro vescovi. Ci si rivedrà poi tutti insieme giovedì - promette il cardinale Rylko -, su questa spiaggia incantata che ha la forma di uno spicchio di luna, per il primo incontro di Francesco con i ragazzi della Gmg". Che nel frattempo saranno con ogni probabilità diventati un milione.

PAROLA DI FRANCESCO - A loro - ai protagonisti di queste Gmg - Papa Francesco dall’account @Pontifex ha già lanciato un tweet di inequivoco impegno: "Cari giovani, Cristo ha fiducia in voi e vi affida la sua stessa missione: Andate, fate discepoli #Rio2013 #JMJ’’.

BAGNASCO E BERTONE - “I giovani fanno fatica a pensare al proprio futuro proprio per la mancanza del lavoro, per la difficoltà a entrare nel mondo lavorativo e quindi a fare un progetto di vita”, commenta il presidente della Cei, cardinale Angelo Bagnasco. "La Chiesa Cattolica e il Papa - ha detto Bagnasco al suo arrivo a Rio con una dichiarazione diffusa dal Servizio Informazione Religiosa - vogliono rassicurarli e chiedere a tutto il mondo degli adulti che non abbandonino i giovani sia sotto il profilo della testimonianza nei valori morali, nella visione di una vita seria e non effimera sia dal punto di vista dell’impianto sociale, lavorativo, economico".  "Proprio perché tutti vogliamo un mondo migliore, è necessario puntare sui giovani”, ha ribadito da parte sua il segretario di Stato vaticano, cardinale Tarcisio Bertone.

CAMBIO DI PROGRAMMA - Il Papa, oggi in trasferta ad Aparecida, continua così a incantare i giovani di tutto il Sudamerica. Tant'è che anche il programma di domani ha subito un lieve cambiamento per l'udienza privata coi giovani argentini che il Santo Padre ha voluto dedicare ai suoi connazionali.

AFFARE DI STATO - La presidente brasiliana Dilma Roussef ha intanto comunicato che alla messa papale di domani a Rio assisteranno capi di Stato e ambasciatori di tutti i principali paesi sudamericani. 

FOTO: TUTTE LE IMMAGINI DEL PAPA A RIO DE JANEIRO