ROMA
DAL RIFINANZIAMENTO del credito agevolato alle imprese al sostegno alle start-up, alla promozione dellofferta legale online e di intese tra editori e motori di ricerca per individuare forme di pagamento per luso delle news in rete. Arriva un decalogo di misure per arginare «la grave crisi» che soffoca il mondo delleditoria e «individuare le vie per la ripresa», grazie allaccordo raggiunto tra il governo e, per la prima volta, lintera filiera del settore. «È un primo ma prezioso passo per avviare la ripresa del comparto nel segno dellinnovazione», commenta il sottosegretario Giovanni Legnini. Lintesa si innesta in un contesto di «crisi profonda e strutturale», ma anche spiega Legnini di «nuove opportunità di crescita del sistema, legate allinnovazione e alle diverse forme di fruizione dei contenuti informativi». Di qui la necessità di nuovi strumenti di sostegno, perché quelli contemplati dalle leggi vigenti «non sono più sufficienti».
TANTO PIÙ se si guarda fuori dallItalia: basti pensare che «la Francia ha previsto di impegnare, nel solo 2013, risorse pubbliche per un valore di 516 milioni di euro» nel settore, cifra «di gran lunga superiore a quella che è attualmente stanziata per i prossimi tre anni nel bilancio statale italiano». Queste le linee di intervento individuate nellaccordo, firmato tra gli altri da Fieg, Fnsi, Inpgi, Consiglio dellOrdine e dalle associazioni di distributori e giornalai e raggiunto dopo la risoluzione approvata dalla commissione Affari Costituzionali del Senato, che impegnava il governo ad adottare misure immediate per il rilancio delleditoria. Tra i punti del programma: sostenere i processi di innovazione tecnologica e di ristrutturazione aziendale attraverso il rifinanziamento di misure come il credito agevolato alle imprese; favorire la nascita di nuove imprese ispirate a modelli innovativi attraverso lapplicazione degli strumenti già previsti in altri settori per le start-up; favorire lingresso di nuovi e qualificati professionisti con labilità nellarea dei new media, insieme al rifinanziamento al sostegno alluscita e degli altri strumenti di protezione sociale, anche utilizzando gli strumenti della legge 416.
DAL RIFINANZIAMENTO del credito agevolato alle imprese al sostegno alle start-up, alla promozione dellofferta legale online e di intese tra editori e motori di ricerca per individuare forme di pagamento per luso delle news in rete. Arriva un decalogo di misure per arginare «la grave crisi» che soffoca il mondo delleditoria e «individuare le vie per la ripresa», grazie allaccordo raggiunto tra il governo e, per la prima volta, lintera filiera del settore. «È un primo ma prezioso passo per avviare la ripresa del comparto nel segno dellinnovazione», commenta il sottosegretario Giovanni Legnini. Lintesa si innesta in un contesto di «crisi profonda e strutturale», ma anche spiega Legnini di «nuove opportunità di crescita del sistema, legate allinnovazione e alle diverse forme di fruizione dei contenuti informativi». Di qui la necessità di nuovi strumenti di sostegno, perché quelli contemplati dalle leggi vigenti «non sono più sufficienti».
TANTO PIÙ se si guarda fuori dallItalia: basti pensare che «la Francia ha previsto di impegnare, nel solo 2013, risorse pubbliche per un valore di 516 milioni di euro» nel settore, cifra «di gran lunga superiore a quella che è attualmente stanziata per i prossimi tre anni nel bilancio statale italiano». Queste le linee di intervento individuate nellaccordo, firmato tra gli altri da Fieg, Fnsi, Inpgi, Consiglio dellOrdine e dalle associazioni di distributori e giornalai e raggiunto dopo la risoluzione approvata dalla commissione Affari Costituzionali del Senato, che impegnava il governo ad adottare misure immediate per il rilancio delleditoria. Tra i punti del programma: sostenere i processi di innovazione tecnologica e di ristrutturazione aziendale attraverso il rifinanziamento di misure come il credito agevolato alle imprese; favorire la nascita di nuove imprese ispirate a modelli innovativi attraverso lapplicazione degli strumenti già previsti in altri settori per le start-up; favorire lingresso di nuovi e qualificati professionisti con labilità nellarea dei new media, insieme al rifinanziamento al sostegno alluscita e degli altri strumenti di protezione sociale, anche utilizzando gli strumenti della legge 416.
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