Elena G. Polidori
ROMA
LA CORSA verso il congresso del Pd è cominciata ufficialmente con il deposito delle candidature alla segreteria, primo in ordine di arrivo Gianni Cuperlo che già nella mattinata di ieri aveva depositato le liste per le primarie dell8 dicembre. Battuti sul tempo gli altri sfidanti, da Renzi a Civati (che ha presentato un elenco più lungo per «tenersi largo») passando per Pittella. Le firme raccolte saranno controllate lunedì, quando si terrà anche il sorteggio per definire la posizione dei candidati sulla scheda elettorale. Martedì mattina sarà poi Guglielmo Epifani a ufficializzare le prossime tappe di un percorso che da oggi punterà sulle iniziative elettorali dei candidati.
NEL PARTITO, intanto, proseguono i posizionamenti. Renzi ha dalla sua parte, oltre alla più stretta pattuglia, anche Areadem (con Fassino che ha ribadito il suo sostegno), i veltroniani e diversi lettiani; Cuperlo conta sui dalemiani e bersaniani, ma anche su esponenti dellarea cattolica come Franco Marini. Civati, invece, ha dalla sua una grossa rete di militanti e giovani amministratori mentre con Gianni Pittella ci sono diversi dirigenti del sud. La partita del territorio sarà importante, con il nucleo dei lettiani che, allo stato attuale, appare in ordine sparso, ma lapparenza inganna. Nellelenco allegato al modulo di candidatura del sindaco di Firenze, ci sono parlamentari e dirigenti del Pd vicini a Letta. Tra i nomi che spiccano, quelli di Francesco Boccia, Gianni Dal Moro, Francesco Sanna, Lorenzo Basso ed Enrico Borghi. Il quadro, insomma, si fa più chiaro, anche se la partita è appena cominciata.
OGGI, però, lappuntamento più atteso è senza dubbio quello di Renzi, che lancerà la sua nuova sfida da Bari. Con slogan agguerriti e parole dordine dimpatto: cambiare, futuro, coraggio, la strada, gli italiani, vincere, bravi, semplicità. Otto parole su sfondi colorati, dietro alle quali occhieggiano parole opposte e scritte al rovescio, a sostegno dello slogan di tutta la campagna del sindaco «lItalia cambia verso». A seguire una carrellata dei temi al centro del suo programma. Un esempio, «Cambiare-lamentarsi»: «Non passeremo il tempo a recriminare su come potrebbero andare meglio le cose. Le cambieremo». Quindi una stoccata al Pdl con il binomio «gli italiani-il Cavaliere» e la spiega che affonda nelle radici dellantiberlusconismo: «Da ventanni la politica si occupa di una sola persona, noi ci occuperemo di tutti gli altri».
CUPERLO, invece, comincerà la sua campagna dallassemblea nazionale romana di Campo democratico e quindi con Laura Puppato dal Tempio di Adriano a dibattere su «unaltra idea di Pd, spicchiamo il volo...». Infine, Pippo Civati, in prima fila nel corteo della manifestazione ri-costituente La via maestra, promossa da Lorenza Carlassare, don Luigi Ciotti, Maurizio Landini, Stefano Rodotà e Gustavo Zagrebelsky, per «salvare la Costituzione».
ROMA
LA CORSA verso il congresso del Pd è cominciata ufficialmente con il deposito delle candidature alla segreteria, primo in ordine di arrivo Gianni Cuperlo che già nella mattinata di ieri aveva depositato le liste per le primarie dell8 dicembre. Battuti sul tempo gli altri sfidanti, da Renzi a Civati (che ha presentato un elenco più lungo per «tenersi largo») passando per Pittella. Le firme raccolte saranno controllate lunedì, quando si terrà anche il sorteggio per definire la posizione dei candidati sulla scheda elettorale. Martedì mattina sarà poi Guglielmo Epifani a ufficializzare le prossime tappe di un percorso che da oggi punterà sulle iniziative elettorali dei candidati.
NEL PARTITO, intanto, proseguono i posizionamenti. Renzi ha dalla sua parte, oltre alla più stretta pattuglia, anche Areadem (con Fassino che ha ribadito il suo sostegno), i veltroniani e diversi lettiani; Cuperlo conta sui dalemiani e bersaniani, ma anche su esponenti dellarea cattolica come Franco Marini. Civati, invece, ha dalla sua una grossa rete di militanti e giovani amministratori mentre con Gianni Pittella ci sono diversi dirigenti del sud. La partita del territorio sarà importante, con il nucleo dei lettiani che, allo stato attuale, appare in ordine sparso, ma lapparenza inganna. Nellelenco allegato al modulo di candidatura del sindaco di Firenze, ci sono parlamentari e dirigenti del Pd vicini a Letta. Tra i nomi che spiccano, quelli di Francesco Boccia, Gianni Dal Moro, Francesco Sanna, Lorenzo Basso ed Enrico Borghi. Il quadro, insomma, si fa più chiaro, anche se la partita è appena cominciata.
OGGI, però, lappuntamento più atteso è senza dubbio quello di Renzi, che lancerà la sua nuova sfida da Bari. Con slogan agguerriti e parole dordine dimpatto: cambiare, futuro, coraggio, la strada, gli italiani, vincere, bravi, semplicità. Otto parole su sfondi colorati, dietro alle quali occhieggiano parole opposte e scritte al rovescio, a sostegno dello slogan di tutta la campagna del sindaco «lItalia cambia verso». A seguire una carrellata dei temi al centro del suo programma. Un esempio, «Cambiare-lamentarsi»: «Non passeremo il tempo a recriminare su come potrebbero andare meglio le cose. Le cambieremo». Quindi una stoccata al Pdl con il binomio «gli italiani-il Cavaliere» e la spiega che affonda nelle radici dellantiberlusconismo: «Da ventanni la politica si occupa di una sola persona, noi ci occuperemo di tutti gli altri».
CUPERLO, invece, comincerà la sua campagna dallassemblea nazionale romana di Campo democratico e quindi con Laura Puppato dal Tempio di Adriano a dibattere su «unaltra idea di Pd, spicchiamo il volo...». Infine, Pippo Civati, in prima fila nel corteo della manifestazione ri-costituente La via maestra, promossa da Lorenza Carlassare, don Luigi Ciotti, Maurizio Landini, Stefano Rodotà e Gustavo Zagrebelsky, per «salvare la Costituzione».
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