Leo Turrini
LA COSA
più elegante l’ha messa on line la Ferrari, facendo auguri sinceri a Felipe Massa per la sua nuova avventura in Formula Uno, a bordo della Williams. Nel senso che non c’è ipocrisia, a Maranello vogliono ancora bene a questo brasiliano, campione incompiuto, talvolta sfortunato, talvolta tradito dai suoi limiti.
L’accordo tra il pilota sud americano e la scuderia britannica, nobile decaduta del Circo a quattro ruote (ha vinto l’ultimo mondiale nel remoto 1997!), era nell’aria da tempo. In verità Massa ha sperato a lungo gli si aprissero altre porte, in primis quella della Lotus, poi quella della McLaren (dove proprio ieri è stato scelto Magnussen per rimpiazzare il deludente Perez): ma questo il convento passava e poi può persino accadere che la Williams ritrovi di botto l’antica competitività, perché no?

LE PAROLE.


Di sicuro, il presente è catastrofico. Quello in corso è il peggior mondiale per il team in epoca recente. I petrodollari venezuelani di Maldonado (che pure nel 2012 si aggiudicò il Gp di Spagna…) non hanno frenato il crollo verticale delle prestazioni. Tanto che appunto Maldonado andrà a cercar gloria altrove: con Massa farà coppia il finlandese Bottas, un tipetto non indifferente, occasionalmente brillante in pista. Felipe, naturalmente, ha commentato la firma sul contratto pluriennale con parole al miele: «Per la Williams hanno corso Senna e Piquet padre, oltre a Barrichello e Pizzonia, tutti miei connazionali — ha spiegato l’ex ferrarista —. In Brasile il marchio significa leggenda e per me è un onore diventare parte di una storia tanto grande».
C’è chi dice che Felipe abbia trovato sponsor amici per finanziare la sua permanenza in Formula Uno: sarebbe triste, considerato il suo curriculum, ma è giusto precisare che la stessa Williams ha smentito che Massa si sia…comprato il posto.

LA STORIA.


Il brasiliano ha debuttato nei Gran Premi nel 2002. Ne ha vinti undici, tutti con la Ferrari. Famoso e incredibile il suo secondo posto nel mondiale del 2008, perso a vantaggio di Hamilton dopo…il traguardo!
Frank Williams, patron del team, si aggiudicò invece la prima corsa con Clay Regazzoni al volante nel 1979. La Williams ha vinto il mondiale piloti nel 1980 con Jones, nel 1982 con Rosberg padre, nel 1987 con Piquet padre, nel 1992 con Mansell, nel 1993 con Prost, nel 1996 con Hill e nel 1997 con Jacques Villeneuve.