Paolo Franci
Napoli
UNA MAZZATA.

Che incrina certezze in ottica Champions e classifica, nella notte in cui Benitez voleva vincere per restare in scia di Roma e Juve. Una sconfitta pesante figlia di una manovra involuta, lenta, che quasi mai è riuscita a sprigionare l’arma migliore di Benitez, il gioco sulle corsie esterne. Merito, va detto, di un grande Parma, che ha giocato per vincere sin dal primo minuto. E, come se non bastasse il ko per il Napoli, c’è anche l’infortunio di Hamsik da valutare in ottica Champions.
Benitez non fa turn over ’large’, pur con la sfida Champions contro il Dortmund alle porte, e risparmia solo Hamsik inserendo Pandev. Donadoni sceglie Sansone in attacco accanto a Cassano, puntando sulla velocità. Proprio quella che manca a Benitez, in particolare a centrocampo, dove Inler rallenta troppo l’azione, dando la possibilità al Parma di coprire gli spazi grazie a un pressing ben organizzato. La superiorità numerica a centrocampo della squadra di Donadoni nel primo tempo è un’arma affilata, anche grazie al gioco con palla a terra e alla partecipazione attiva dei difensori, che non lanciano mai lungo e cercano sempre l’uomo libero. E così, con il Napoli che cerca di fare la partita, ne viene fuori un primo tempo molto bello, con un Parma scintillante e il Napoli che trova difficoltà in fase di costruzione, ma riesce a creare pericoli grazie a un paio di guizzi degli attaccanti. In particolare, Higuain, che chiama due volte Mirante alla paratona. Prima e dopo però, è il Parma a convincere e, soprattutto, ad attaccare in ripartenza trovando geometrie veloci e poggiando su un Cassano in gran serata. Sfiora il gol Sansone in avvio, che poi spreca un rigore in movimento. Nella ripresa ancora tanto Parma, con Felipe che sfiora il gol su grande giocata di Cassano e contina a pungere in ripartenza. Per cercare la svolta, a metà tempo, Benitez si gioca la carta Hamsik, che però prende un pestone ed esce dopo appena 7 minuti. Pessima notizia in vista del match di Champions. Passano pochi minuti e su un’accelerazione centrale di Cassano, la difesa di Benitez si apre inspiegabilmente lasciando lo spazio al diagonale dell’attaccante, che infila Reina.