Giovanni Serafini
PARIGI
DEMORALIZZATA,

isolata nella sua stanza, con solo i cellulari sul letto per comunicare con il mondo, Valérie Trierweiler non è ancora in grado di lasciare l’ospedale. Anche se la sua portavoce dice che «sta migliorando». «È stanchissima, come se avesse ricevuto una locomotiva in faccia», racconta un’amica al settimanale Le Point. Quando ha avuto la conferma della liaison di Hollande con la Gayet — che ieri a radio Europe 1 ha smentito le voci di una gravidanza — si è sentita crollare il mondo addosso. «Ha preso qualche pillola, forse una di troppo. Ma non voleva uccidersi», dice l’amica: «Si sente sola, sprofondata nell’abisso, ferita a morte dal silenzio di Hollande che non è andato a trovarla in ospedale».

MA SAREBBERO

stati i medici a sconsigliare al presidente il colloquio con l’ex compagna. Lo dice a radio Rtl un’altra amica intima che ha parlato con Valérie al telefono: «Hollande è in contatto diretto con i medici, che ha incontrato personalmente. E ha mandato a Valérie fiori e cioccolatini. Lei ha ancora la pressione bassa e il morale a terra, ma vuole uscire da questa storia a testa alta ed è pronta a battersi per la sua dignità». Una terza versione piuttosto fantasiosa è stata avanzata dal settimanale scandalistico Voici, secondo il quale Valérie avrebbe ricevuto la visita a sorpresa di Ségolène Royal. L’ex compagna di Hollande, soppiantata nel cuore del presidente proprio dalla Trierweiler, si sarebbe recata mercoledì sera in ospedale — dice Voici — su incarico di Hollande: «il suo compito era cercare di sbrogliare l’intricata matassa».

UNA STORIA

davvero fantastica, peccato solo che Ségolène abbia smentito categoricamente con un post: «È tutto falso». Il feuilleton dell’Eliseo non è ancora terminato e riserverà altre sorprese: oggi Closer, il settimanale che ha scatenato il pandemonio, sarà in edicola con «nuove informazioni e nuove immagini esclusive». Ieri sera l’anticipazione on line: la storia d’amore clandestina andrebbe avanti dal 2011, prima dell’elezione di Holland che salì all’Eliseo il 15 maggio 2012. Il settimanale riferisce di un fine settimana romantico con Julie in un hotel nel sud della Francia, dove il concierge non riconobbe il futuro presidente. E fu solo nell’aprile 2012 che avvenne l’incontro ufficiale fra i due organizzato da Thomas, primogenito di Holande, all’oscuro di una storia già avviata da tempo. Secondo Closer, inoltre, esisterebbe anche un’altra garconniere dove la coppia s’incontrava, oltre all’alcova di Rue de Cique. Anche Vsd promette scoop, in particolare sulla «separazione già decisa» fra Hollande e Valérie, il cui annuncio verrebbe dato prima della partenza del presidente francese per gli Stati Uniti, l’11 febbraio prossimo. Intanto la Gayet ha fatto causa a Closer per violazione della privacy, chiedendo 54mila euro di danni.

LE CONDIZIONI

della Trierweiler, secondo l’emittente radiofonica Rtl, «registrano continui alti e bassi. In certi momenti appare molto determinata, in altri si mostra abbattuta e rassegnata. Ha il conforto degli amici più cari ed è molto addolorata per il silenzio di Hollande. Un silenzio che sta mettendo in imbarazzo anche lo staff dell’Eliseo, costretto a replicare con ‘no comment’ alle domande della stampa».
Secondo il settimanale
Le Point il faccia a faccia di giovedì scorso fra Hollande e Valérie dopo l’annuncio della pubblicazione delle foto su Closer è stato durissimo: «Hollande non ha negato nulla e si è mostrato molto freddo. Quando se n’è andato Valérie ha preso qualche pillola e le è venuto un malore. Ma non è stato un tentativo di suicidio. Non è nel suo carattere. Oltretutto tre giorni dopo, la domenica, il suo figlio maggiore avrebbe compiuto 21 anni. Valérie è ancora giovane, ha una vita davanti e potrà avere mille soddisfazioni dal suo lavoro di giornalista. Ma la scrittura può essere un’arma terribile nelle mani di una donna ferita».