LA JUVENTUS ricomincia da dove aveva lasciato. Dopo le undici vittorie consecutive nella seconda parte del girone di andata, i bianconeri continuano la serie record nella prima di ritorno, mettendo sotto anche la Sampdoria. Ma questa volta non senza problemi. La Samp, dopo aver rischiato di essere spazzata via nel primo tempo, si è riportata sotto, ha messo anche in difficoltà la difesa bianconera, e sul tre a due cè stata una clamorosa traversa di Gabbiadini. Il più sofferto, dei dodici successi in serie dei bianconeri.
La Juve aveva cominciato molto bene. Due gol (Vidal, su assist di pregio di Pogba, e Llorente con un bel colpo di testa su corner) dopo poco più di venti minuti, a mettere quasi in frigo la partita. E quando cè stato un improvviso contrordine per un autogol di Barzagli (deviazione su cross di Gabbiadini) Vidal ha provveduto nel giro di soli tre minuti ad allungare di nuovo. Il cileno si è procurato un rigore per uningenua spinta di Regini, provvedendo alla realizzazione con la consueta sicurezza. Fosse solo per il modo in cui batte i rigori, rincorsa rapida, gran tiro allincrocio, stile videogame, il cileno meriterebbe la nomination come migliore in campo, ma fa molto bene anche tante altre cose. Non sempre, anche lui, nella ripresa, ma la morale non è cambiata.
A vedere la Juventus assatanata, quasi indiavolata della prima mezzora, con manovre molto rapide, verticalizzazioni improvvise, una macchina da gioco sullasse portante Vidal-Pogba-Tevez-Llorente (Pirlo in panchina per turn over, sostituito piuttosto bene da Marchisio), cè da pensare che a Torino siano ampiamente motivati i rimpianti, oltre alla soddisfazione per i risultati in campionato, per leliminazione evitabile dalla Champions.
QUESTA JUVENTUS che avrebbe avuto ottime possibilità di far bene in Europa, e ora può viaggiare a pieno ritmo in campionato. La Sampdoria ha sofferto moltissimo la travolgente spinta iniziale bianconera, ma ha avuto la forza di reagire sul due a zero, di trovare il due a uno, contribuendo a rendere movimentata la partita. La squadra di Mihajlovic non si è arresa neanche sul tre a uno, alzando il pressing e il ritmo nel secondo tempo, facendo la partita, con la Juve meno autorevole e più contratta nella ripresa. E dopo una gran deviazione di Buffon su De Silvestri, la Samp è risalita con merito sul tre a due, con Gabbiadini in mischia, dopo unaltra respinta di Buffon su un colpo di testa di Regini. Subito dopo, gran traversa, ancora di Gabbiadini. Per i suoi sforzi, la Samp avrebbe anche meritato il pareggio. Ma a chiudere i giochi per la Juve ha provveduto Pogba, con il bel gol del definitivo quattro a due.
Alessandro Fiesoli
La Juve aveva cominciato molto bene. Due gol (Vidal, su assist di pregio di Pogba, e Llorente con un bel colpo di testa su corner) dopo poco più di venti minuti, a mettere quasi in frigo la partita. E quando cè stato un improvviso contrordine per un autogol di Barzagli (deviazione su cross di Gabbiadini) Vidal ha provveduto nel giro di soli tre minuti ad allungare di nuovo. Il cileno si è procurato un rigore per uningenua spinta di Regini, provvedendo alla realizzazione con la consueta sicurezza. Fosse solo per il modo in cui batte i rigori, rincorsa rapida, gran tiro allincrocio, stile videogame, il cileno meriterebbe la nomination come migliore in campo, ma fa molto bene anche tante altre cose. Non sempre, anche lui, nella ripresa, ma la morale non è cambiata.
A vedere la Juventus assatanata, quasi indiavolata della prima mezzora, con manovre molto rapide, verticalizzazioni improvvise, una macchina da gioco sullasse portante Vidal-Pogba-Tevez-Llorente (Pirlo in panchina per turn over, sostituito piuttosto bene da Marchisio), cè da pensare che a Torino siano ampiamente motivati i rimpianti, oltre alla soddisfazione per i risultati in campionato, per leliminazione evitabile dalla Champions.
QUESTA JUVENTUS che avrebbe avuto ottime possibilità di far bene in Europa, e ora può viaggiare a pieno ritmo in campionato. La Sampdoria ha sofferto moltissimo la travolgente spinta iniziale bianconera, ma ha avuto la forza di reagire sul due a zero, di trovare il due a uno, contribuendo a rendere movimentata la partita. La squadra di Mihajlovic non si è arresa neanche sul tre a uno, alzando il pressing e il ritmo nel secondo tempo, facendo la partita, con la Juve meno autorevole e più contratta nella ripresa. E dopo una gran deviazione di Buffon su De Silvestri, la Samp è risalita con merito sul tre a due, con Gabbiadini in mischia, dopo unaltra respinta di Buffon su un colpo di testa di Regini. Subito dopo, gran traversa, ancora di Gabbiadini. Per i suoi sforzi, la Samp avrebbe anche meritato il pareggio. Ma a chiudere i giochi per la Juve ha provveduto Pogba, con il bel gol del definitivo quattro a due.
Alessandro Fiesoli
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