ROMA
IL NUOVO GOVERNO
rischia di non avere la maggioranza in Parlamento, lo attendiamo alla prova dei fatti. La linea di Silvio Berlusconi, arricchita da alcune considerazioni sulla tenuta del governo non cambia. Tanto che Giovanni Toti, consigliere politico del Cav si affretta a ribadire al Tg1: «Forza Italia farà un’opposizione responsabile» ma ora si proceda con la «riforma della legge elettorale in modo che in qualsiasi momento si vada alle urne possa essere garantita la governabilità».
È, infatti, proprio sulla riforma del Porcellum che il Cavaliere testerà l’accordo siglato con Renzi. Certo, di tempo per fare le riforme ce n’è abbastanza, spiega lo stesso Berlusconi ai volontari dei club Forza Silvio incontrati nella sede del partito (mentre alla kermesse ‘movimento azzurro’ in una piazza San Lorenzo in Lucina semideserta decide di dare forfait) ma bisogna tenere la guardia alta: «Renzi non ha la maggioranza in Parlamento» è la convinzione dell’ex premer che invita a tenere sott’occhio i malumori dentro il Pd ed in particolare i parlamentari ‘bersaniani e dalemiani’.
Che ci sia feeling con il nuovo premier non è ormai più mistero anche se la decisione di dar vita ad un governo che non ha un consenso elettorale continua ad essere criticata dal Cav. Una frecciata poi non la risparmia nemmeno al segretario del Pd «eletto con 111mila voti a Firenze mentre io in 20 anni ho raccolto 172 milioni di voti».

E BOCCIA



anche la nuova squadra di governo: non rappresenta nessun rinnovamento — avrebbe confidato ai suoi — buona parte di loro poi sono degli sconosciuti. Qualche malumore, raccontano infine fonti azzurre, anche per la scelta del ministro della Giustizia, il bersaniano Andrea Orlando (anche se è più gradito di Gratteri che era in pole). Nel frattempo, in attesa di aspettare che il leader Dem scopra le sue carte, il Cav punta a completare entro fine marzo la nascita dei 12mila club ‘Forza Silvio’ ed è al lavoro per avvicinare al movimento azzurro tutte le categorie «dagli agenti immobiliari agli avvocati fino ai dentisti».