Paolo Manili
NEGLI ULTIMI tempi si è fatto un gran parlare della crisi della Fise, del buco di sette o forse più milioni di Euro provocato nel bilancio Federale dalle ultime gestioni, delle diatribe e sentenze del Tar e dellAlta Corte di Giustizia del Coni. Cose clamorose, che certamente necessitano di approfondimenti, tanto che se ne sono occupati anche quei media che, di solito, non parlano mai di sport equestri e di cavalli. Media che hanno grande presa sullopinione pubblica, leggendo i quali lequitazione italiana parrebbe tutta così. E invece cè anche unaltra equitazione -quella vera secondo noi- quella, ad esempio, di una ragazza veneta, Anna Cavallaro, che nella vita quotidiana cura i disabili tramite la riabilitazione equestre e come atleta vince la Fei World Cup di volteggio per la seconda volta in due anni. Oppure quella di unaltra ragazza, questa volta milanese e con luniforme dei Carabinieri, Valentina Truppa, che pur stando in un Paese come il nostro dove il dressage non è mai stata la disciplina principale, ha già un bronzo allattivo nella Coppa del Mondo e continua a spopolare, tanto che settimana scorsa ha vinto tre Gran Premi in tre giorni. E ancora: lequitazione di un ragazzo del sud che, grazie alluniforme del Corpo Forestale e alla possibilità di allenarsi in Germania, Emanuele Gaudiano, da anni è sempre presente nelle classifiche internazionali, le ultime due gare le ha vinte nel Csi di Coppa del Mondo a Goteborg. Mentre un suo quasi coetaneo, Lorenzo De Luca, continua a mietere successi e piazzamenti in Usa, a Wellington. Alti esempi non mancano: i completisti Brecciaroli (C.S. Carabinieri) e Panizzon (C.S. Aeronautica) che quando hanno il cavallo in forma fanno paura a tutti, oppure gli azzurrini del salto ostacoli, le cui squadre salgono regolarmente sui podii internazionali. Tutti questi atleti e anche tutti gli altri non possono aspettare le diatribe, le sentenze e la burocrazia. Oltre che gli approfondimenti i vertici sportivi e tutto il movimento devono trovare le soluzioni, dare stabilità a tutto il settore per invogliare gli sponsor a sostenere gli sforzi azzurri. E devono farlo al più presto, fra sei mesi ci sono i mondiali, qualificanti per le Olimpiadi che sono già dietro langolo.
Approfondimenti realtivi al mondo dellequitazione e del cavallo su www.cavallomagazine.it.
NEGLI ULTIMI tempi si è fatto un gran parlare della crisi della Fise, del buco di sette o forse più milioni di Euro provocato nel bilancio Federale dalle ultime gestioni, delle diatribe e sentenze del Tar e dellAlta Corte di Giustizia del Coni. Cose clamorose, che certamente necessitano di approfondimenti, tanto che se ne sono occupati anche quei media che, di solito, non parlano mai di sport equestri e di cavalli. Media che hanno grande presa sullopinione pubblica, leggendo i quali lequitazione italiana parrebbe tutta così. E invece cè anche unaltra equitazione -quella vera secondo noi- quella, ad esempio, di una ragazza veneta, Anna Cavallaro, che nella vita quotidiana cura i disabili tramite la riabilitazione equestre e come atleta vince la Fei World Cup di volteggio per la seconda volta in due anni. Oppure quella di unaltra ragazza, questa volta milanese e con luniforme dei Carabinieri, Valentina Truppa, che pur stando in un Paese come il nostro dove il dressage non è mai stata la disciplina principale, ha già un bronzo allattivo nella Coppa del Mondo e continua a spopolare, tanto che settimana scorsa ha vinto tre Gran Premi in tre giorni. E ancora: lequitazione di un ragazzo del sud che, grazie alluniforme del Corpo Forestale e alla possibilità di allenarsi in Germania, Emanuele Gaudiano, da anni è sempre presente nelle classifiche internazionali, le ultime due gare le ha vinte nel Csi di Coppa del Mondo a Goteborg. Mentre un suo quasi coetaneo, Lorenzo De Luca, continua a mietere successi e piazzamenti in Usa, a Wellington. Alti esempi non mancano: i completisti Brecciaroli (C.S. Carabinieri) e Panizzon (C.S. Aeronautica) che quando hanno il cavallo in forma fanno paura a tutti, oppure gli azzurrini del salto ostacoli, le cui squadre salgono regolarmente sui podii internazionali. Tutti questi atleti e anche tutti gli altri non possono aspettare le diatribe, le sentenze e la burocrazia. Oltre che gli approfondimenti i vertici sportivi e tutto il movimento devono trovare le soluzioni, dare stabilità a tutto il settore per invogliare gli sponsor a sostenere gli sforzi azzurri. E devono farlo al più presto, fra sei mesi ci sono i mondiali, qualificanti per le Olimpiadi che sono già dietro langolo.
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