Lorenzo Bianchi
UN SOLDATO ucraino fulminato in una base della marina e un membro delle «Forze di autodifesa» filorusse ammazzato a Sinferopoli. Uno per parte anche i feriti. Nella penisola indipendentista ora si spara. Sono le prime vittime, dopo che i fautori dellannessione alla Russia hanno preso il controllo della Crimea. Vladimir Seleznev, portavoce delle Forze armate ucraine, ha scritto su Facebook che gli assalitori «completamente equipaggiati e a volto coperto sono arrivati su un camion su cui sventolava una bandiera russa». «Il conflitto scandisce il premier Arseniy Iatseniuk sta passando da una fase politica a una fase militare. I soldati russi hanno cominciato a sparare a militari ucraini. È un crimine di guerra senza alcuna scadenza in base alle norme sulla prescrizione». Lagenzia russa Interfax ha raccolto una testimonianza drammatica. «Siamo ha raccontato un portavoce barricati al secondo piano. Il quartier generale è stato preso e anche il comandante. Vogliono che consegniamo le armi, ma non abbiamo nessuna intenzione di arrenderci».
UNA NOTA del ministero della difesa precisa che «i soldati ucraini nella Repubblica autonoma di Crimea sono stati autorizzati a usare le armi per proteggere le loro vite». «Abbiamo lordine di sparare a vista su chiunque tenti di entrare», sintetizza da unaltra caserma il tenente colonnello Igor Mamciur. Per «evitare unescalation del conflitto» Iatseniuk ha ordinato al ministero della Difesa di convocare un incontro con i rappresentanti della Francia, della Gran Bretagna e della Russia, i firmatari del trattato del 1994 che garantisce i confini di Kiev.
I volontari filorussi della regione di Donbas hanno organizzato una fitta rete di posti di blocco per impedire ai mezzi militari ucraini di raggiungere il confine con il territorio di Mosca nella parte orientale del Paese. «La polizia ci aiuta», si compiace Serghei Tsyplakov, il vicecomandante della milizia civile. «La gente accusa ha visto trasportare da Kiev cannoni, carri armati e e sistemi di difesa antimissile».
UNA NOTA ufficiale del ministero degli Esteri annuncia che «lUcraina e tutto il mondo civilizzato non riconosceranno mai lindipendenza illegittima della Crimea e la violenta annessione del territorio del nostro Paese». Il distacco è stato chiesto, rincara il comunicato, «da unautorità illegale, sulla base di un referendum incostituzionale, tenuto violando gli standard democratici elaborati dallOsce e dal Consiglio dEuropa». Il presidente ad interim Olexandr Turchinov ricorda che «con lannessione di territori di altri stati la Germania nazista diede il via alla seconda guerra mondiale». «Una rapina su scala internazionale», la definisce il premier Arseniy Iatseniuk. Il primo ministro sostiene che le forze dellordine ucraine hanno «raccolto prove convincenti della partecipazione degli agenti speciali russi nellorganizzazione di disordini nellest», ma si premura di precisare che «ladesione alla Nato non è in agenda, perché il Paese sarà difeso da un forte e moderno esercito ucraino».
In Crimea è già arrivata una prima tranche di aiuti russi, 296 milioni di euro per pagare gli stipendi delle forze dellordine e dei militari. Per un periodo di tempo che va da due a sei mesi nella penisola circoleranno sia i rubli sia le grivnie ucraine. Si annunciano tempi duri per i tatari, il 12 per cento della popolazione di fede islamica. Il vicepremier Rustan Temirgaliyev ha chiesto loro di sgombrare «i terreni occupati illegalmente».
UN SOLDATO ucraino fulminato in una base della marina e un membro delle «Forze di autodifesa» filorusse ammazzato a Sinferopoli. Uno per parte anche i feriti. Nella penisola indipendentista ora si spara. Sono le prime vittime, dopo che i fautori dellannessione alla Russia hanno preso il controllo della Crimea. Vladimir Seleznev, portavoce delle Forze armate ucraine, ha scritto su Facebook che gli assalitori «completamente equipaggiati e a volto coperto sono arrivati su un camion su cui sventolava una bandiera russa». «Il conflitto scandisce il premier Arseniy Iatseniuk sta passando da una fase politica a una fase militare. I soldati russi hanno cominciato a sparare a militari ucraini. È un crimine di guerra senza alcuna scadenza in base alle norme sulla prescrizione». Lagenzia russa Interfax ha raccolto una testimonianza drammatica. «Siamo ha raccontato un portavoce barricati al secondo piano. Il quartier generale è stato preso e anche il comandante. Vogliono che consegniamo le armi, ma non abbiamo nessuna intenzione di arrenderci».
UNA NOTA del ministero della difesa precisa che «i soldati ucraini nella Repubblica autonoma di Crimea sono stati autorizzati a usare le armi per proteggere le loro vite». «Abbiamo lordine di sparare a vista su chiunque tenti di entrare», sintetizza da unaltra caserma il tenente colonnello Igor Mamciur. Per «evitare unescalation del conflitto» Iatseniuk ha ordinato al ministero della Difesa di convocare un incontro con i rappresentanti della Francia, della Gran Bretagna e della Russia, i firmatari del trattato del 1994 che garantisce i confini di Kiev.
I volontari filorussi della regione di Donbas hanno organizzato una fitta rete di posti di blocco per impedire ai mezzi militari ucraini di raggiungere il confine con il territorio di Mosca nella parte orientale del Paese. «La polizia ci aiuta», si compiace Serghei Tsyplakov, il vicecomandante della milizia civile. «La gente accusa ha visto trasportare da Kiev cannoni, carri armati e e sistemi di difesa antimissile».
UNA NOTA ufficiale del ministero degli Esteri annuncia che «lUcraina e tutto il mondo civilizzato non riconosceranno mai lindipendenza illegittima della Crimea e la violenta annessione del territorio del nostro Paese». Il distacco è stato chiesto, rincara il comunicato, «da unautorità illegale, sulla base di un referendum incostituzionale, tenuto violando gli standard democratici elaborati dallOsce e dal Consiglio dEuropa». Il presidente ad interim Olexandr Turchinov ricorda che «con lannessione di territori di altri stati la Germania nazista diede il via alla seconda guerra mondiale». «Una rapina su scala internazionale», la definisce il premier Arseniy Iatseniuk. Il primo ministro sostiene che le forze dellordine ucraine hanno «raccolto prove convincenti della partecipazione degli agenti speciali russi nellorganizzazione di disordini nellest», ma si premura di precisare che «ladesione alla Nato non è in agenda, perché il Paese sarà difeso da un forte e moderno esercito ucraino».
In Crimea è già arrivata una prima tranche di aiuti russi, 296 milioni di euro per pagare gli stipendi delle forze dellordine e dei militari. Per un periodo di tempo che va da due a sei mesi nella penisola circoleranno sia i rubli sia le grivnie ucraine. Si annunciano tempi duri per i tatari, il 12 per cento della popolazione di fede islamica. Il vicepremier Rustan Temirgaliyev ha chiesto loro di sgombrare «i terreni occupati illegalmente».
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