Paola Pasquarelli

ROMA, 3 aprile 2014 - AVEVA un vero e proprio tesoro appeso alle pareti della cucina e non lo sapeva. Due tele dei maestri impressionisti Gauguin e Bonnard sono stati per anni in casa di un ex operaio della Fiat che li aveva acquistati alla modicissima cifra di 45 mila lire a un’asta bandita dalle Ferrovie dello Stato per vendere gli oggetti dimenticati a bordo dei treni. Si tratta di un’opera di Gauguin, intitolata ‘Frutti su una tavola o natura morta con cagnolino’, dal valore compreso fra i 15 e i 35 milioni di euro, e del dipinto di Bonnard ‘Donna con due poltrone’ quotato 600mila euro, entrambi rubati a Londra nel lontano 1970 quando il ladro, che non era riuscito a piazzarli, decise di abbandonarli in treno. Solo ora sono state ritrovate dai carabinieri del Comando tutela patrimonio artistico.
«Le due opere — spiega il generale responsabile del Comando Mariano Massa — non erano da ricercare in quanto non risultavano censite come tali». Ciononostante i carabinieri avevano avviato ricerche sul web e su cataloghi cartacei di istituzioni culturali. In particolare il dipinto di Gauguin compariva su un catalogo del 1964, ma poi era stranamente sparito e non risultava più traccia della sua destinazione. Dove era finito? In viaggio.

LE DUE TELE arrivarono prima in Francia attraverso la Manica e poi ‘salirono’ su un treno Parigi-Torino. Ma qualcosa andò storto, forse alla frontiera e restarono lì, a bordo del mezzo. Quando a Torino il personale salì per le pulizie le prese e le portò all’ufficio oggetti smarriti, come si fa con un oggetto qualsiasi dimenticato sul sedile. E dal sedile, dopo poco tempo i due capolavori si ritrovarono nella cucina del fortunato acquirente.
Sarà il figlio studente d’architettura poco tempo dopo a riconoscere il quadro di Gauguin sfogliando un catalogo. Chiamerà due esperti, che a loro volta chiederanno l’aiuto dei carabinieri ai quali il signore siciliano consegnerà spontaneamente le opere. Ora sono in corso contatti con le autorità britanniche. «A noi risulta che i proprietari inglesi non avessero eredi, ma probabilmente ci saranno rivendicazioni che saranno valutate», spiega ancora Massa. In caso contrario le tele, acquistate legalmente, potrebbero tornare all’operaio.

IL MINISTRO per i Beni culturali, Dario Franceschini, ha definito «straordinario» il ritrovamento dei due dipinti: «Siamo di fronte a una eccellenza sia in termini di quantità che di qualità del lavoro svolto». I risultati operativi 2013, presentati ieri dai carabinieri confermano una diminuzione sensibile dei furti di opere d’arte nel nostro paese che sono scesi 24 per cento, passando da 891 del 2012 a 676, mentre gli scavi clandestini scoperti sono stati 49, ovvero il 32 per cento in più rispetto all’anno precedente.
E ora si guarda al futuro. Per i ladri e i ricettatori di opere d’arte si annunciano tempi ancora più duri. Il Comando carabinieri tutela patrimonio culturale ha infatti ideato e sviluppato l’applicazione ‘iTPC’ che tra le sue funzioni consente di creare una vera e propria ‘carta d’identità’ dell’opere d’arte. Quest’applicazione, pensata e creata per il cittadino, rende fruibili i contenuti di grande interesse culturale, sui dispositivi mobili attualmente più diffusi.