Paolo Franci
IL TORNADO DESTRO si abbatte sul mondo del calcio, figlio della tv e, nel caso specifico, vittima della stessa. Il Giudice sportivo Gianpaolo Tosel ha usato la prova tv infliggendo a Mattia Destro tre turni di squalifica (più uno perchè in diffida) per un colpo proibito al cagliaritano Astori. Per attivare la prova tv, richiesta dalla procura federale, Tosel ha posto due domande specifiche (con due mail distinte) allarbitro di Cagliari-Roma, Davide Massa.
Chiede Tosel, in sintesi, al fischietto di Imperia: ha visto laccaduto? «Nè io nè i miei collaboratori abbiamo visto», ha scritto Massa. Secondo quesito: perchè ha fischiato la punizione per il Cagliari? Risposta: «Ho accordato calcio di punizione per una trattenuta commessa da Destro ai danni di Astori», ribadendo di non aver visto la manata. A questo punto, Tosel attiva la prova tv e squalifica Destro.
Da qui, il dibattito è divenuto rovente. E giusta la prova televisiva per un episodio comunque giudicato dallarbitro? Cè chi urla allo sconfinamento moviolistico, allutilizzo della prova tv oltre i confini della normalità. Cè però, il colpo di Destro al volto di Astori, non visto da Massa e, poi, il giocatore della Roma che crolla a terra come se fosse stato colpito. Esempio: se un giocatore commette fallo sullavversario, larbitro fischia e ammonisce chi lo ha commesso e questultimo non visto, colpisce successivamente lavversario, è un caso da prova tv? Sì, lo è anche se larbitro ha giudicato il fallo, come probabilmente lo è quello di Destro. Il punto è nei confini della prova televisiva che frammenta lazione giudicata dal direttore di gara, inserendonel mezzo i fotogrammi della tv.
La Roma sè ribellata, attraverso il dg Mauro Baldissoni che parla di sconfinamento dal codice sportivo: «Destro viene punito dalla moviola e non dalla prova tv. Era già accaduto con De Rossi (pugno a Icardi, tre giornate ndr) e in quel caso avevamo sostenuto che se un fatto accade di fronte allarbitro si presume che questultimo abbia giudicato. Oltre questo, si entra nel campo della moviola».
La Roma farà ricorso durgenza, che si discuterà venerdì, mentre unaltra tegola colpisce Destro: Prandelli non lo convoca per lo stage azzurro, applicando il codice etico. Sullo sfondo, cè lo sconcerto del mondo arbitrale, che pretende chiarezza sui confini della propria giurisdizione.
IL TORNADO DESTRO si abbatte sul mondo del calcio, figlio della tv e, nel caso specifico, vittima della stessa. Il Giudice sportivo Gianpaolo Tosel ha usato la prova tv infliggendo a Mattia Destro tre turni di squalifica (più uno perchè in diffida) per un colpo proibito al cagliaritano Astori. Per attivare la prova tv, richiesta dalla procura federale, Tosel ha posto due domande specifiche (con due mail distinte) allarbitro di Cagliari-Roma, Davide Massa.
Chiede Tosel, in sintesi, al fischietto di Imperia: ha visto laccaduto? «Nè io nè i miei collaboratori abbiamo visto», ha scritto Massa. Secondo quesito: perchè ha fischiato la punizione per il Cagliari? Risposta: «Ho accordato calcio di punizione per una trattenuta commessa da Destro ai danni di Astori», ribadendo di non aver visto la manata. A questo punto, Tosel attiva la prova tv e squalifica Destro.
Da qui, il dibattito è divenuto rovente. E giusta la prova televisiva per un episodio comunque giudicato dallarbitro? Cè chi urla allo sconfinamento moviolistico, allutilizzo della prova tv oltre i confini della normalità. Cè però, il colpo di Destro al volto di Astori, non visto da Massa e, poi, il giocatore della Roma che crolla a terra come se fosse stato colpito. Esempio: se un giocatore commette fallo sullavversario, larbitro fischia e ammonisce chi lo ha commesso e questultimo non visto, colpisce successivamente lavversario, è un caso da prova tv? Sì, lo è anche se larbitro ha giudicato il fallo, come probabilmente lo è quello di Destro. Il punto è nei confini della prova televisiva che frammenta lazione giudicata dal direttore di gara, inserendonel mezzo i fotogrammi della tv.
La Roma sè ribellata, attraverso il dg Mauro Baldissoni che parla di sconfinamento dal codice sportivo: «Destro viene punito dalla moviola e non dalla prova tv. Era già accaduto con De Rossi (pugno a Icardi, tre giornate ndr) e in quel caso avevamo sostenuto che se un fatto accade di fronte allarbitro si presume che questultimo abbia giudicato. Oltre questo, si entra nel campo della moviola».
La Roma farà ricorso durgenza, che si discuterà venerdì, mentre unaltra tegola colpisce Destro: Prandelli non lo convoca per lo stage azzurro, applicando il codice etico. Sullo sfondo, cè lo sconcerto del mondo arbitrale, che pretende chiarezza sui confini della propria giurisdizione.
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