Vincenzo Sannino
ROMA
DOPO

il primo scossone al potere economico italiano, con la nomina dei vertici delle società partecipate dallo Stato, il governo è atteso nelle prossime ore a un nuovo valzer di poltrone. Restano infatti da riempire altre importanti caselle, come per esempio il gruppo Ferrovie dello Stato dopo il trasloco di Mauro Moretti in Finmeccanica. Bisognerà poi rinnovare gli organi sociali di diverse aziende indirettamente controllate dal Tesoro (Terna, Enel Green Power e Fintecna), le cui nomine spettano, formalmente, alle rispettive holding di riferimento.
Il lavoro del presidente del Consiglio, dunque, non è ancora finito. La rivoluzione di Matteo Renzi si concluderà solo dopo aver indicato i manager che andranno a occupare le restanti poltrone. I criteri, assicura, saranno coerenti con quelli seguiti da Palazzo Chigi nelle nomine di propria competenza.
Il successore di Moretti alle Fs potrebbe essere Mario Elia, considerato uomo molto vicino al nuovo amministratore delegato di Finmeccanica. Nei giorni scorsi, per la stessa poltrona, è circolato anche il nome di Domenico Arcuri, attuale ad di Invitalia. A quanto si apprende, sarebbe stato lo stesso Moretti a caldeggiare la nomina del suo braccio destro, subordinandola all’accettazione del nuovo incarico. Alla presidenza si va invece verso la riconferma di Lamberto Cardia.

PER QUANTO



riguarda Terna, la società che gestisce la rete elettrica nazionale, la decisione sul nuovo management è di competenza della Cassa depositi e prestiti (Cdp), azionista di maggioranza. La presidenza andrà a Catia Bastioli, ad di Novamont. L’ad potrebbe invece essere Aldo Chiarini (Gdf Suez Italia). Per la stessa carica resistono le candidature di un interno al gruppo, Gianni Armani, manager apprezzato che guida la controllata Terna Rete Italia, e di un esterno come Matteo Del Fante, attuale direttore generale della controllante Cdp.
Per Enel Green Power, dovrà essere nominato il sostituto dell’ad uscente Francesco Starace, subentrato a Fulvio Conti all’Enel. La soluzione potrebbe essere interna, con la nomina dell’attuale presidente Luigi Ferraris. L’altro papabile è Andrea Brentan, ad della controllata spagnola Endesa.
Alcuni manager in uscita potrebbero inoltre essere ricollocati in altre aziende. L’ad uscente di Finmeccanica, Alessandro Pansa, potrebbe andare in Fintecna, società interamente partecipata dalla Cpd. Il presidente uscente dell’Eni, Giuseppe Recchi, è destinato alla poltrona più alta di Telecom Italia.