Nuccio Natoli

ROMA, 22 aprile 2014 - «VOGLIO essere ottimista, con Renzi forse qualcosa si muoverà per le famiglie numerose». Mario Sberna (nella foto ImagoeE), ex Scelta civica, ora Popolari per l’Italia ma soprattutto presidente dell’Associazione famiglie numerose, ha ottenuto che nella risoluzione sul Def approvato dalla maggioranza fosse inserita la postilla «tenendo conto dei carichi familiari».

Che cosa si aspetta?
«Semplice, che il tema delle famiglie, soprattutto di quelle numerose, sia centrale nella prossima Legge di Stabilità e nella delega fiscale. Bisogna smetterla con l’andazzo degli ultimi decenni».

A che cosa si riferisce?
«Che finora chi ha figli è punito dalle leggi. Che non ci si renda conto che senza bambini non c’è futuro per l’Italia. Che prevedere un fattore famiglia è fondamentale perché è ingiusto e iniquo che si parli solo del reddito e non delle bocche che con quel reddito si devono sfamare».

Ci sono gli assegni familiari.
«Vero, ma è quasi l’unica cosa e risale addirittura ai tempi del fascismo. In epoca più recente solo Prodi e la Bindi hanno previsto 100 euro a favore di chi ha almeno 4 figli».

Perché i politici hanno sempre sottovalutato la famiglia?
«Nessuno aveva famiglie numerose alle spalle e non ne capiscono il problema e l’ingiustizia del sistema. I nostri politici raggiunto il potere troppo spesso si dimenticano da dove vengono».

Matteo Renzi di figli ne ha tre.
«Già e il sottosegretario Delrio nove. Forse è la volta buona. Non può essere un caso che conoscendo davvero il problema siano loro a sollevare la questione».

In concreto che cosa si aspetta?
«L’Istat fissa la soglia di povertà a 5mila euro l’anno, bene. Stabiliamo che per ogni componente della famiglia si detraggono 5mila euro dal reddito. Dato un reddito, una cosa è doverci mangiarci e vestirsi in due, un’altra in cinque e poi c’è un’altra questione».

Sarebbe?
«Le bollette di luce, gas, acqua, prevedono che fino a un certo consumo si paghi la tariffa sociale, poi la tariffa cresce. Come può stare dentro la tariffa sociale chi ha cinque figli a cui fare la doccia giornaliera? Al contrario, c’è chi è solo e magari ha quattro o cinque case e in tutte paga la tariffa sociale. L’ingiustizia è evidente».