Donatella Barbetta
ROMA
I RENDIMENTI

del test di Medicina sono in calo e i punteggi sono ai minimi storici. Lo dicono i risultati, pubblicati dal Miur. Il primo studente in graduatoria ha totalizzato un punteggio top di 80,5 su 90 ed è un ragazzo che ha svolto la prova all’università di Torino. Lo scorso anno il migliore aveva avuto 80,9 punti. Ma analizzando i dati, si scopre che si è abbassata sensibilmente soprattutto la soglia per l’ingresso: 33,7 mentre nel 2013 per entrare servivano 41,5 punti. Il Cineca, l’organismo che gestisce i test per conto del ministero, ha valutato 63.002 questionari validi che serviranno a disegnare la graduatoria per accedere ai 10.551 posti disponibili, uno su sei. E anche Viale Trastevere ammette: la «prova è risultata più selettiva rispetto alla tornata del 2013».
Intanto, è scoppiato un ‘caso’ Bari. «Appena uscite le graduatorie il primo dato anomalo è la presenza di 6 studenti dell’ateneo di Bari tra i primi 100 in graduatoria mentre lo scorso anno erano addirittura zero. Questo — attacca Gianluca Scuccimarra, coordinatore Udu — può essere o meno legato al caso, ma aumenta sicuramente la necessità di fare chiarezza su quanto successo con il plico scomparso. Il ministero deve farsi immediatamente garante della situazione, prendere atto delle irregolarità avvenute e sospendere questi test falsati». L’8 aprile, infatti, giorno delle prove, fu scoperto a Bari un pacco manomesso da cui mancava un plico contenente le domande del test. Ma il Miur aveva successivamente confermato la validità della prova.
«Abbiamo più di 1.800 segnalazioni tra irregolarità e altre casistiche e già più di 500 adesioni solo al ricorso». Per questo l’Udu ipotizza una class action: «Stiamo preparando un maxiricorso collettivo, che riguarda sia Bari sia le altre sedi in Italia». E la Rete della
conoscenza ha inviato 500 lettere di protesta al Miur.
Carrellata sui più bravi. Padova con 15 studenti sui primi 100, Bologna con 11, Milano statale con 10: sono gli atenei con i migliori risultati, secondo l’elaborazione realizzata dall’Unione degli universitari. A seguire Pavia con 9, Roma Sapienza con 8 e l’outsider Bari con 6.