Luca Pasquaretta
Lisbona
FUTURO.

Impossibile non parlarne. In corso Galileo Ferraris si lavora ormai da settimane. Si sono portati avanti con decisione. A prescindere da quello che sarà il destino di Pogba, la società segue la sua linea. Nani, Menez (un parametro zero), Cerci e Paletta sono più di semplici idee. Come Sanchez, tornato di moda da diverse settimane. Le comunicazioni con Fernando Felicevich, manager dell’ex Udinese, sono costanti e si sono intensificate dalla firma del rinnovo di Vidal, suo altro assistito. A dicembre Marotta si era informato sulla situazione del Nino Maravilla. Alla terza stagione in blaugrana il cileno ha collezionato finora 19 reti in 50 partite. Il feeling con il Tata Martino è ottimo, se non dovesse essere confermato, non è da escludere una cessione. A maggior ragione adesso che la Fifa ha sospeso la sanzione che aveva condannato il Barcellona a saltare le prossime due sessioni di mercato. E’ ormai da diverso tempo che il nome di Sanchez viene accostato alla Juve. Conte lo aveva segnalato ai dirigenti per poter passare dal 3-5-2 al 4-3-3 un modulo più europeo, utilizzato dal tecnico leccese eccezionalmente questa stagione contro il Real Madrid. Per il giocatore, sotto contratto fino al 2016 con il Barcellona, la Juve ha in mente un prestito oneroso più riscatto fra un anno, per una spesa che non superi i 25 milioni, garantendo poi alla punta un contratto sostanzioso, più dell’ingaggio attuale, che si aggira intorno ai tre milioni netti più bonus.

E A PROPOSITO

dell’ex Udinese, ieri sera prima della partita lo stesso amministratorer delegato della Juventus Marotta ha confermato un certo interesse da parte della società: «Chiaramente si tratta di un giocatore importante, un giocatore che dall’Udinese al Barcellona, come sapete, fu oggetto di un trasferimento molto oneroso, che ha dimostrato il suo valore. Detto questo, poi il giocatore è del Barcellona, quindi non devo aggiungere altro». Parole diplomatiche ma che lasciano intendere qualcosa. Anche perchè l’anno prossimo la Juventus vuole giocarsi la Champions da assoluta protagonista. E’ lo stesso Marotta a confermarlo, sempre che ce ne fosse ancora bisogno: «E’ chiaro che noi siamo in un percorso di crescita, siamo partiti il primo anno di questa gestione con i preliminari di Europa League, poi siamo stati eliminati. Poi siamo ritornati in Champions League per due anni consecutivi, quindi è chiaro che vogliamo crescere, vogliamo tornare ad essere competitivi, perchè è il blasone e la storia della Juventus che ce lo insegna». Ma ci sarà ancora Conte a guidare la Signora? «Di questo argomento ne abbiamo parlato già più volte, ci stiamo concentrando su questo finale di stagione importantissimo e poi lo affronteremo nel modo migliore. Dobbiamo essere ottimisti».