Nina Fabrizio
CITTÀ DEL VATICANO
UNA NUOVA

bufera investe l’ex segretario di Stato vaticano, il cardinale Tarcisio Bertone. A mettere nel mirino l’ex primo collaboratore di Benedetto XVI ed ex presidente della commissione di vigilanza dello Ior è il quotidiano tedesco Bild. Secondo il tabloid, l’Aif, l’Autorità di vigilanza vaticana sulle attività bancarie, avrebbe aperto accertamenti su un’operazione finanziaria a conclusione della quale le casse dello Ior hanno registrato una perdita secca di 15 milioni di euro. In sostanza Bertone, a capo dell’organo di supervisione della ‘banca’ vaticana fino al gennaio 2014, sarebbe andato in soccorso della società di produzione specializzata in serie tv sui Papi e il Vaticano Lux Vide, fondata da Ettore Bernabei (vicino all’Opus Dei), per sottoscrivere un prestito in obbligazioni convertibili attraverso risorse dell’istituto d’Oltretevere. Successivamente l’importo è stato restituito dalla Lux Vide attraverso proprie azioni, poi trasferite a una fondazione di diritto vaticano. Così lo Ior si è ritrovato con un buco di 15 milioni di euro, che sarà iscritto nel prossimo bilancio relativo all’esercizio 2013.

«È TUTTO

regolare», «l’operazione è stata approvata dagli organi preposti», si difende serafico Bertone respingendo categoricamente la notizia secondo cui a suo carico ci sarebbe pure un’indagine penale dell’autorità giudiziaria vaticana, peraltro smentita ufficialmente dal portavoce Lombardi. Da parte sua l’Aif non ha voluto confermare né smentire le indiscrezioni. Bertone si dice comunque «tranquillo», «in sintonia con papa Francesco» e ingiustamente preso di mira dalla stampa. Lo Ior su disposizione dell’ex segretario di Stato sarebbe intervenuto in aiuto della Lux vide, esposta con le banche per la scadenza di un precedente prestito obbligazionario, all’inizio del 2013. L’operazione è stata quindi liquidata nel dicembre successivo, in un anno che ha visto le dimissioni-choc di Benedetto XVI, l’avvento di papa Francesco e una forte accelerata sul processo di trasparenza e controllo dei conti Ior. Restano tuttavia Oltretevere le perplessità per una manovra di ingenti proporzioni, dalle finalità poco chiare, che avrebbe incontrato opposizioni all’interno dello stesso Ior e dietro cui si celerebbe anche una svendita di immobili. Sulla sua approvazione si è imposta la linea dell’ex segretario di Stato. Intanto in serata si è appreso che la Procura di Roma ha all’esame da tempo operazioni finanziarie della Lux Vide. La società è stata ‘monitorata’ nella più ampia inchiesta che riguarda lo Ior, relativa a presunte violazioni della normativa antiriciclaggio.