dall’inviato Leo Turrini
Rio de Janeiro
L’INFERNO

verde è dietro l’angolo. Oggi l’Amazzonia accoglie gli azzurri. E l’Italia perde un pezzo: ieri in allenamento si è fermato il milanista De Sciglio. Noie muscolari a un polpaccio, immediato pit stop in ospedale per una risonanza magnetica. Nulla di grave ma niente Inghilterra. Il ragazzo era un titolare sicuro, a questo punto Prandelli deve riesaminare le sue opzioni. Di seguito, vediamo un po’ di ragionare sulla situazione.
1)
Il ct ha sempre detto di mettere la condizione fisica al primo posto. Tradotto: come si fa a rischiare De Sciglio, in una partita che verrà disputata in un contesto torrido, fra zanzare e tafani?
2)
La soluzione immediata, con Darmian confermato sull’altra fascia, prevede la promozione tra i titolari di Abate. Che però non era quotato moltissimo nelle atmosfere della anti vigilia.
3)
L’alternativa è lo spostamento di Chiellini sull’out, con Bonucci o Paletta in mezzo insieme a Barzagli. Difesa ‘made in Juventus’, insomma (però a 4, mica a 3). Ma l’idea di squadra che fin qui Prandelli ha portato avanti (piedi buoni in mezzo, due esterni che spingano a stantuffo per aprire il gioco) non si concilia benissimo con lo…slittamento di Chiellini.
4)
In generale, a parte questo guaio, tutto lascia supporre che l’Italia modello ‘tiki-taka’ sia stampata nel cervello del nostro Cesare. Quindi De Rossi regista basso, con Pirlo e Verratti a scambiarsi spesso la posizione, sperando di mandare in tilt gli arcigni inglesi. E Marchisio e Candreva a far cinema più avanti.
5)
Anche le attenzioni che Prandelli in allenamento sta dedicando a Balotelli, unica punta chiamata ad un lavoraccio in profondità e di supporto alla squadra che sale, sono indizi del prevalere di una certa logica. Il guaio è che questa squadra, in due anni, è stata sperimentata giusto per un’ora contro il non irresistibile Lussemburgo. Mah.
6)
Ieri Barzagli è venuto a raccontare che il gruppo si rende conto di dover alzare la soglia della attenzione, soprattutto in difesa. Troppi i gol presi di recente, troppe le disattenzioni. Sturridge e Rooney, se dietro siamo quelli visti con la Fluminense, ci fanno a pezzi e spolpano pure le ossa.
7)
In Amazzonia c’è un gran casino, le ultime narrano di un campo di gioco in condizioni pietose. Facile che sia vero, avendo avuto modo di scoprire le inefficienze di questi brasiliani allegri. Unica consolazione: il terreno sarà uguale per noi e per gli avversari, quindi alibi non ce ne sono.
8)
Dimenticavo: c’è nell’aria anche un ilare sciopero negli aeroporti, dunque la marcia di trasferimento verso l’inferno verde promette di regalare emozioni aggiuntive. In attesa, si capisce, delle emozioni che vorrà regalarci la partita.