Lorenzo Bianchi
FELIPE VI
comincia il suo primo discorso da re Spagna confessando «profonda emozione». Si congeda dalle Cortes parlando castigliano, catalano, basco, gallego e soprattutto regala una citazione di Cervantes: «Nessun uomo vale più di un altro, se non fa più di un altro». Dalla mezzanotte di domenica il principe delle Asturie Felipe di Borbone, 46 anni, per la Gazzetta ufficiale è il nuovo monarca. Il padre Juan Carlos, 76 anni, ha abdicato in suo favore il 2 giugno, dopo 39 anni di regno. Ora il figlio annuncia alle Cortes «una monarchia rinnovata per il tempo nuovo» e parla di una corona «simbolo di unità che non significa uniformità» . Sostiene che «deve essere vicina ai cittadini e guadagnarsi il loro rispetto». Scroscio di applausi e di «arriba Espagna». Non battono le mani solo il presidente del governo catalano Artur Mas e il pari grado basco Inigo Urkullo.

LA REGINA

Letizia, non porta sui capelli nessun diadema, neppure quello regalato dal marito cinque anni fa. Indossa un semplice abito bianco corto e un soprabito dello stesso colore disegnati dal suo stilista preferito Felipe Varela. Unica «debolezza», i tacchi alti. L’erede della corona Leonor, 8 anni — da ieri la più giovane aspirante al trono d’Europa — ha un abito rosa pallido di broccato e la sorellina Sofia, 7 anni, la Infanta, sfoggia un vestitino della stessa stoffa di colore celeste. Juan Carlos è rimasto alla Zarzuela.
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Noos. Felipe giura, Letizia lo bacia su una guancia, la madre e la sorella piangono alla fine del suo discorso alle Cortes, 25 minuti in tutto. Con la regina e a bordo di una Rolls Royce scoperta Felipe percorre la Gran Via in direzione del Palazzo reale in una Madrid svuotata dal ponte della Pentecoste, e ancora delusa per la batosta mondiale in Brasile. Due elicotteri sorvegliano dal cielo. Settemila poliziotti (uno ogni 5 metri) e 120 tiratori scelti vigilano a terra. Con un blitz i giovani del partito indipendentista ‘Izquierda Catalunya Vers’ appendono una bandiera repubblicana sull’obelisco di una piazza centrale. Duemila persone, fra le quali nessuna testa coronata, sono invitate a un rinfresco. Del menù si sa solo che sono previste le immancabili tapas e che si brinderà con champagne catalano «Cava». Dal balcone i reali al gran completo salutano la folla. C’è anche Juan Carlos. Il lavorio dei giuristi per proteggerlo dalle richieste di due presunti figli illegittimi, Albert Sola Jimenez e Ingrid Sartiau, è ancora in corso.